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Biancaneve e i sette nani 1938
 

TITOLO ITALIANO: "Biancaneve e i sette nani"

 

TITOLO ORIGINALE: "Snow White and the Seven Dwarfs"

 
Lingue in Dolby Surround 2.0: Inglese, Olandese 
 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
 
Sottotitoli: Inglese, Olandese, Greco, Islandese, Croato, Inglese per non udenti 

 

REGIA: David Hand

 

SOGGETTO: Ted Sears, Richard Creedon, Otto Englander, Dick Rickard, Earl Hurd, Merrill De Maris, Dorothy Ann Blank e Webb Smith

 

BASATO SULLA FAVOLA DI Jacob e Wilhelm Grimm

 

MUSICHE: Frank Churchill, Leigh Harline, Paul J. Smith

 

PRODUZIONE: USA 1937

 

DURATA: 83 minuti

 

FILM VINCITORE DI 1 OSCAR come miglior film novità (1939).

 

Edizione originale (1938):

 

Doppiaggio presente nel DVD: 1947 (unico doppiaggio) 

BIANCANEVE              Adriana Caselotti         ROSETTA CALAVETTA (voce)  LINA PAGLIUGHI (canto)

PRINCIPE                   Harry Stockwell            GIULIO PANICALI (voce)             GIOVANNI MANURITA (canto)

REGINA                      Lucille La Verne          TINA LATTANZI

STREGA                    Lucille La Verne           DINA ROMANO

DOTTO                      Roy Atwell                    OLINTO CRISTINA

BRONTOLO               Pinto Colvin                 AMILCARE PETTINELLI

EOLO                         Billy Gilbert                  GERO ZAMBUTO

MAMMOLO                Scotty Mattraw             LAURO GAZZOLO

GONGOLO                Otis Harlan                  CESARE POLACCO

PISOLO                     Pinto Colvin                 GIUSEPPE MAZZANTI

SPECCHIO MAGICO Olsen Moroni                ALDO SILVANI

IL CACCIATORE       Stuart Buchanan          MARIO BESESTI

 

Il primo doppiaggio italiano del film vanta ancora diversi fan. Per merito di Nunziante Valoroso (che ha recuperato l'audio e supervisionato il lavoro) e Alessandro Diano (che ha svolto un non facile lavoro di mixage) il doppiaggio del 1938 è stato interamente recuperato, fedele alle proiezioni d'epoca, con tanto di scritte italiane. Tale prezioso ed attento lavoro non è mai stato ufficialmente editato, tuttavia senza troppo difficoltà è reperibile nel web - molto spesso omettendo irrispettosamente di attribuirlo alle persone che ci hanno lavorato .

 

L'edizione italiana del 1972 è stata rimasterizzata in Dolby Digital nel 1987.

 

Notizie: è  il primo lungometraggio animato mai prodotto, La produzione di "Biancaneve e i sette nani" iniziò nel 1934 e fu ultimata nel 1937. Per realizzare il lungometraggio vennero impiegate più di 750 persone, composto da oltre 250.000 disegni con  più di un milione di bozzetti. 

Biancaneve e i sette nani vinse  l'Oscar nel 1939 come miglior film novità  consegnò  il premio a Walt Disney, Shirley Temple, che ne diede uno grande e sette piccoli, uno per ogni nano.

Walt Disney fu il primo a dare un nome ai nani: da allora sono universalmente noti con il nome dato dall'artista.

Walt Disney stesso desiderava dare l'illusione che il film fosse stato girato nella lingua in cui lo si guardava e per questo motivo tutte le scritte nella prima versione italiana vennero interamente tradotte. Se non, in parte, nel primo DVD italiano del film, queste scritte sono irreperibili nelle moderne edizioni homevideo. Nell'ultimo rilancio, nel 2009 in DVD e Blu-ray Disc, è stato inserito un narratore che legge le scritte inglesi all'inizio del film con la dedica di Walt, quelle alla fine con i cartelli che narrano il passare del tempo per concludendo con il classico "e vissero per sempre felici e contenti". L'integrazione è stata curata dalla Royfilm.

 

1937 Walt Disney, per le edizioni estere, fece appositamente rianimare alcune sequenze in cui comparivano delle scritte in inglese, sostituendo tali scritte con le corrispondenti traduzioni nella lingua del paese in cui il film veniva distribuito, nel DVD italiano sono presenti solo gli adattamenti relativi alle scene:

titoli di apertura - i nomi dei nani incisi sui letti (solo quando Biancaneve li legge) - la decorazione sulla torta (nell’originale riproduce la scritta Grumpy (Brontolo), nelle versioni estere è un motivo stilizzato) - le scritte che descrivono il trascorrere delle stagioni.

Disco 1 Indice delle scene

[1]Titoli di testa [2]C’era una volta [3]Lo specchio magico [4]”Io,spero” [5]Il principe (“Non ho che un canto”) [6]Il piano diabolico della regina [7]La fuga di Biancaneve nella foresta [8]”Con un canto nel cuor” [9]La casetta dei sette nani [10]”Impara a fischiettar”  [11]”Hi-ho”  [12]Biancaneve esplora il piano superiore [13]Il ritorno dei sette nani alla casetta [14]Biancaneve si sveglia [15]”Bluddle-uddle-um-dum” [16]Ingannata  [17]La regina prepara un travestimento [18]”La tirolese dei nani” [19]”Il mio amore un di verrà” [20]Una sistemazione per la notte [21]La mela avvelenata [22]Il mattino seguente [23]La vecchia strega si avvicina alla casetta [24]Gli animali avvisano i sette nani del pericolo [25]La mela [26]La veglia al capezzale di Biancaneve [27]Il primo bacio d’amore. 

 

Disco 2  Supplementare – L’eredità di “Biancaneve”

Il disco si apre con un brano tratto dalla prima trasmissione televisiva prodotta da Disney, “One Hour in Wonderland”(1950), in cui Walt Disney stesso invoca il mago dello specchio magico. Subito dopo lo specchio ci illustra il regno di Biancaneve suddiviso in cinque zone, ognuna delle quali è dedicata ad uno o più aspetti del film.

L’effetto speciale dello specchio magico è stato ottenuto usato un vetro ondulato che deforma il viso del mago dello specchio. Woolie Reitherman impiegò molto tempo per animare il viso nello specchiò e per ottenere una perfetta simmetria ne animò una metà e poi ricalcò l’altra metà ricalcandola da retro del foglio da disegno. Rimase un po’ scosso quando nel film vide che tale simmetria è distrutta a causa della distorsione prodotta dal vetro ondulato. 

Il personaggio dello specchio verrà riutilizzato negli anni a venire, sostituendo però il viso animato con il viso di un attore, Hans Conried, in special televisivi quali One Hour in Wonderland (1950), Our Unsung Villains (1956), All About Magic (1957), Magic and Music (1958).
Il commento musicale di questa scena, così come quelle della trasformazione e della fuga della strega, fu affidato a Leigh Harline che si dimostrò abilissimo nell’arte dell’orchestrazione. E’ molto suggestivo l’effetto prodotto dagli archi assieme al vibrafono: contribuisce a descrivere la dimensione parallela e irreale dalla quale provengono le parole del mago dello specchio.

 

curiosità:
· Prima di Biancaneve, Disney prese in considerazione altri racconti: Alice in wonderland (Lewis Carrol), Rip Van Winkle (Washinton Irving) e Babes in Toyland (Victor Herbert) . Di ciascuno di questi realizzò una propria versione negli anni successivi.
· Probabilmente uno dei primi intenti fu quello di usare il soggetto di Biancaneve per una Silly Symphony, ma la versione della fiaba realizzata dai fratelli Fliescher, una parodia in verità, con protagonista Betty Boop, Snowwhite (1933), aveva messo in luce come un cortometraggio fosse inadatto, a causa della durata ridotta, a raccontare tutte le vicende narrate nella fiaba.
· Nei primi tempi di lavorazione ci si riferiva a Biancaneve con il titolo “The Feature Symphony”: tale nome sottolineava l’analogia con le Silly Symphonies e quindi l’importanza che la musica avrebbe avuto nel progetto. 
· Un secondo appellativo meno accattivante posseduto dal film è stato “La follia di Disney”, attribuito da coloro che non credevano nel progetto e sostenevano che a causa di questo Disney avrebbe dovuto dichiarare bancarotta.
· L’attrice e ballerina Marjoire Belcher, meglio nota come Marge Champion, fece da modella sia per Biancaneve che per la Fata Turchina in Pinocchio: questo spiega la forte somiglianza tra i due personaggi. Precedentemente la stessa aveva posato per Persefone.
· Inizialmente l’aspetto dei nani era piuttosto grottesco e sgradevole. Per una strana coincidenza fu proprio con queste caratteristiche che nel 1940, ad opera di Nino Pagot, vennero disegnati i Sette Nani Cattivi, concepiti dagli sceneggiatori italiani Federico Pedrocchi ed Enrico Mauro come antagonisti dei sette nani, nella storia a fumetti I sette nani cattivi contro i sette nani buoni.
· Nel cortometraggio “Billposters”(1940), Paperino e Pippo sono alle prese con la professione di attacchino. Sullo sfondo si intravedono alcuni manifesti sbiaditi che riproducono un viso somigliante a Biancaneve.
· Quando malefica muore ne la bella addormentata il suo urlo è quello della strega di biancaneve che precipita nel vuoto.
· Nello speciale televisivo This is your life, Donald (1960) Biancaneve e i sette nani sono tra i personaggi che festeggiano gli anni di Paperino.
· Nel film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” sono state inserite alcune animazioni riprese da “Biancaneve e i sette nani” relative alla marcia dei nani e all’incontro tra Biancaneve e la strega (nella sequenza in cui Eddie arriva a Cartunia) e alla scena in cui Brontolo mostra la lingua a Biancaneve (nella sequenza conclusiva in cui i personaggi di Cartunia scoprono il cadavere del giudice Morton).
· Nel 1939 durante la cerimonia di consegna degli Oscar, Shirley Temple premiò Walt Disney con un riconoscimento speciale per la realizzazione di Biancaneve: un Oscar a grandezza naturale affiancato da sette Oscar in miniatura.
· In occasione della Notte degli Oscar del 1992, Biancaneve in versione animata premiò il miglior cortometraggio animato, vestita con un bell’abito azzurro. In quella occasione si riferì a se stessa con la battuta: “…io, che di soggetti corti me ne intendo…”.
 

ALTRE EDIZIONI
A parte le varie edizioni in vhs, va sottolineata l’edizione in Laserdisc uscita in america negli anni novanta, su cui l’attuale DVD si basa. Tale edizione conteneva in più la traccia audio avente solo la musica e gli effetti sonori.
In Europa sono state distribuite edizioni in DVD del film analoghe a quella italiana. Nel Regno Unito è stata realizzata un versione per collezionisti contenente anche un interessante libro sulla realizzazione.
L’edizione americana in DVD è la più completa, ed ha, in aggiunta all’edizione italiana: 
· circa 15 minuti aggiuntivi nel making of
· un secondo tour guidato 
· un secondo gioco virtuale 
· il cortometraggio “The Goddess of Spring (1934)”
· la traccia audio originale monofonica

 

Note al film con riferimenti alle scene
[1] I titoli di testa segnarono un primato nel 1937 essendo i più lunghi mai realizzati per un film, anche se non tutti gli addetti ai lavori trovarono posto nel lungo elenco. I titoli di testa e di coda originale contenevano il marchio RKO, che distribuì il film nel 1937 enelle successive riedizioni del 1944 e del 1952. Tali titoli vennero sostituiti nel 1958, usando una grafica simile, poiché dopo il 1953, anno di fondazione della Buena Vista, Disney cominciò a distribuire lui stesso i propri film. 
[2]Il libro che si apre per introdurre lo spettatore alla storia è un elemento ricorrente di molte trasposizioni realizzate da Disney e verrà ripreso, oltre che in fiabe classiche quali Cenerentola, La bella addormentata nel bosco, anche ne Le avventure di Ichabod e Mr.Toad, Il principe e il povero e La spada nella roccia. 
Nel film Biancaneve viene presentata come orfana. In diversi libri pubblicati fin dal 1937, invece, viene descritta la madre di Biancaneve intenta a ricamare vicino alla finestra, durante una nevicata. Ad un tratto si punge il dito e lascia cadere una goccia di sangue sulla neve che assume un colore roseo. Ispirata da tale colore la regina desidera un figlia con la pelle candida come la neve e decide di chiamarla Biancaneve. Poco dopo la regina avrà una figlia, lasciandola però orfana.
[3] L’effetto speciale dello specchio magico è stato ottenuto usato un vetro ondulato che deforma il viso del mago dello specchio. Woolie Reitherman impiegò molto tempo per animare il viso nello specchiò e per ottenere una perfetta simmetria ne animò una metà e poi ricalcò l’altra metà ricalcandola da retro del foglio da disegno. Rimase un po’ scosso quando nel film vide che tale simmetria è distrutta a causa della distorsione prodotta dal vetro ondulato. 
Il personaggio dello specchio verrà riutilizzato negli anni a venire, sostituendo però il viso animato con il viso di un attore, Hans Conried, in special televisivi quali One Hour in Wonderland (1950), Our Unsung Villains (1956), All About Magic (1957), Magic and Music (1958).
Il commento musicale di questa scena, così come quelle della trasformazione e della fuga della strega, fu affidato a Leigh Harline che si dimostrò abilissimo nell’arte dell’orchestrazione. E’ molto suggestivo l’effetto prodotto dagli archi assieme al vibrafono: contribuisce a descrivere la dimensione parallela e irreale dalla quale provengono le parole del mago dello specchio.
[4]La canzone “I’m wishing”, sulla partitura originale ha una strofa non presente nel film dove è usato solo il ritornello. Il personaggio di Biancaneve creò molti problemi agli animatori che volevano ottenere una animazione fluida e realistica. Diversi cortometraggi vennero realizzati per provare l’animazione di figure e di visi femminili: The goddess of Spring (1934)(Persefone), Cookie Carnival (1935) (la ragazza Pandizucchero), Broken Toys(1936) (la bambolina cieca). Si può notare inoltre la somiglianza tra una delle prime versioni di Biancaneve e la Cappuccetto Rosso di The Big Bad Wolf (1934).
[5]Anche la canzone “One Song”, aveva una strofa non usata nel film. La figura del principe sarebbe dovuta essere più presente e partecipe, ma le difficoltà incontrate nell’animarlo portarono alla progressiva riduzione delle scene in cui era coinvolto. L’incontro tra Biancaneve e il principe sarebbe dovuto essere più spiritoso e movimentato. Se ne trova testimonianza nella sequenza in formato storyboard inserito nel dvd e nella trasposizione a fumetti pubblicata nel 1937 quasi in concomitanza con l’uscita del film. Le vignette di tale versione possono essere trovate o nella galleria dedicata al Merchandise nel DVD, o nel volume Le grandi favole a fumetti edito da Mondadori nel 1987, oltre che in alcune ristampe di cui una uscita allegata con Il Messaggero alla fine degli anni 80 e l’altra edita da Mondadori sempre negli anni 80. 
[6]Sempre facendo riferimento alla trasposizione a fumetti, che di certo risentì delle decisioni che venivano presene nel reparto animazione, la regina prima di dare al cacciatore l’ordine di uccidere Biancaneve, fa catturare il principe e lo fa rinchiudere nelle prigioni del castello.
Il cacciatore nei fumetti si chiama Humbert.
[7]Nella colonna sonora relativa a questa sequenza, composta da Paul Smith, il rullo dei timpani contribuisce a creare tensione e il suono dei corni in sordina descrive l’avvicinamento silenzioso ma minaccioso del cacciatore.
La scena della fuga nella foresta sarebbe dovuta essere più lunga. Addirittura, in un primo momento si pensò di far compiere a Biancaneve un viaggio attraverso luoghi incantati quali la palude dei mostri, la terra all’incontrario, la valle del sonno (presa in prestito dal romanzo Il mago di Oz).
[8]La canzone “With a smile and a song” è accorciata nel film rispetto alla versione pubblicata su spartiti. L’effetto dei riflessi nell’acqua è ottenuto attraverso l’uso di un vetro ondulato, stesso espediente che si vedrà usato in Bambi (1942). Questo effetto speciale così come anche l’uso della camera a piani multipli venne sperimentato nel cortometraggio The old mill(1937).
[9]Responsabile dei numerosi dettagli presenti nella casetta dei nani è l’artista europeo Albert Hurter. Questi, giunto allo studio nel 1932, si specializzò nella antropomorfizzazione di oggetti inanimati. Spesso le iperboli umoristiche dei suoi schizzi hanno ispirato gli artisti e gli animatori.
[10]La canzone “Whistle while you work” è accorciata rispetto alla partitura. La sequenza degli animali che aiutano Biancaneve è stata distribuita come filmato educativo nel 1978, in pellicola 16mm, col titolo Snowwhite: A Lesson In Cooperation.
[11]Dopo la distribuzione del film a Disney vennero richiesti più film con i sette nani, così come tempo addietro erano stati chiesti più film con i tre porcellini a causa della grande popolarità del cortometraggio Three Little Pigs (1933). Il successo di tali personaggi fu determinato dalla loro caratterizzazione psicologica: essi nelle fiabe originali erano davvero poco differenziati, mentre Disney riuscì a migliorarli dotandoli di una personalità ben precisa. Disney non amava ripetersi, e se effettivamente vennero prodotti tre nuovi cortometraggi con i tre porcellini, che non bissarono il successo del primo, questo non accadde per i sette nani, i quali furono riutilizzati solo in alcuni filmati a basso costo a scopo pubblicitario o propagandistico. Alcune parti della sequenza della miniera sono state riciclate nel cortometraggio bellico Seven Wise Dwarfs(1941), così come alcune animazioni della marcia sono state usate, su fondali differenti, nel cortometraggio bellico All togheter(1942). Un altro cortometraggio sponsorizzato con protagonisti i sette nani, che spiegano come difendersi dalla minaccia della malaria, venne distribuito qualche anno dopo: The Winged Scourge. 
Tra tutti i nani quello che ebbe più successo fu Cucciolo: la sua caratterizzazione era stata approfondita e studiata a tal punto che tutti i tentativi di trovare una voce che si adattasse al personaggio fallirono, poiché l’attore di turno finiva sempre per distruggere, con la propria interpretazione, tale caratterizzazione. Si decise alla fine di non farlo parlare e di accentuarne l’aspetto pantomimico. Per questa ragione probabilmente, in un primo momento, prima che la scelta definitiva cadesse su Topolino, si pensò a Cucciolo come protagonista della sequenza L’Apprendista Stregone(1940), dove, non essendoci dialogo, ma solo musica, era importante avere un personaggio che riuscisse ad esprimersi al massimo solo attraverso la gestualità e la mimica.
[14]La scena in cui i nani discutono per decidere se ospitare Biancaneve oppure no era un po’ più lunga e conteneva una obiezione di Brontolo, che contribuiva ad approfondirne l’aspetto psicologico, peraltro già abbastanza analizzato nel resto del film.La scena fu animata a matita ma poi eliminata ed è presente nel DVD. 
[15]Subito dopo la scena dei nani che si lavano ci sarebbe dovuta essere la famosa sequenza della zuppa, con la canzone “Music in your soup”. Tale sequenza venne completamente animata a matita da Ward Kimball, ma poi scartata. Nel programma televisivo del 1958, The Plausibile Impossibile, Disney presentò per la prima volta al pubblico tale versione incompleta della sequenza. La scena si conclude con una gag in cui Cucciolo, preso a calci dai nani, riesce finalmente ad espellere il cucchiaio che aveva ingoiato mentre mangiava la zuppa e il sapone che aveva ingoiato mentre si lavava nella sequenza precedente. Nella versione definitiva invece non si sa che fine abbia fatto il sapone ingoiato da Cucciolo! La scena della zuppa è presente nel DVD in versione originale, tuttavia ne esiste una versione doppiata in italiano dall’attrice che prestò la voce a Biancaneve nel primo doppiaggio italiano, Rosetta Calavetta. Tale doppiaggio fu eseguito in occasione dell’adattamento italiano di The Plausibile Impossibile.
[16]Nella versione originale la regina scopre che il cuore chiuso nello scrigno non è di Biancaneve ma di un maiale (pig): Nel primo doppiaggio italiano del 1938, si tratta di un capretto, mentre nel doppiaggio del 1972 invece si tratta di un cinghiale. Il primo doppiaggio, di sapore più arcaico donava una atmosfera particolare al film. Fu sostituito nel 1972 con voci più moderne, senza tuttavia tradire la versione originale. Frammenti del doppiaggio italiano del 1938, sono stati usati spesso nei dischi. Nella raccolta pubblicata negli anni ottanta Il magico mondo di Walt Disney, le canzoni ‘Io spero’ e ‘Il mio amore un di verrà’, sono tratte dal primo doppiaggio e contengono frammenti di dialogo rispettivamente tra la regina e lo specchio e tra Biancaneve e i nani. 
In un libro che narrava la fiaba, secondo la versione disneyana, era presente un particolare non mostrato nel film: la regina, dopo aver scoperto di essere stata ingannata, "divenne livida di rabbia e sollevando il suo braccio, scagliò lo scrigno contro lo specchio, frantumandolo in mille pezzi. Una piccola risata irruppe da ogni piccola scheggia di vetro e crebbe sempre più fino a che le sue orecchie furono assordite da quella risata beffarda". Non è chiaro se tale particolare fosse stato discusso durante la produzione o sia una invenzione dell'autore del libro.
[17]Gli effetti speciali della sequenza della trasformazione furono provati nel cortometraggio The worm turns(1937). Gli animatori si ispirarono alla metamorfosi di Dottor Jekyl e Mr. Hide. Durante una riunione si racconta che la doppiatrice originale della regina visti i disegni della strega si tolse la dentiera e provò a fornire la voce anche alla vecchia: le venne così assegnata anche la parte di ques’ultima.
[18]Originariamente erano state prese in considerazione altre canzoni per la festa nella casetta. Le prime proposte riguardavano brani popolari quali “Little Brown Jug”, “Three Blind Mice”, “Frère Jacques”, Scorland’s Burning”, “The Old Oaken Bucket”. In seguito si optò per una canzone originale “The Lady in the Moon”. In questa si narra di come gli animali del bosco divennero rivali a causa della ‘donna che viveva nella luna’ a cui ognuno voleva dedicare la propria serenata. Ogni nano avrebbe dovuto interpretare uno degli animali mostrando nel frattempo la propria personalità. Al termine della canzone si scopre che la signora che viveva nella luna era in realtà un lui, e si racconta si come alla fine tutti gli animali sorrisero per il malinteso tornando di nuovo amici. Questo brano venne in seguito rimpiazzato dalla canzone “You’re never too old to be young”, la quale venne poi sostituita definitivamente da “The Dwarfs’ Yodel Song”. Le canzoni “You’re never too old to be young” e “Music in our soup” furono comunque usate nell’LP The seven dwarfs and Their Diamond Mine. Mentre “The Dwarfs’ Yodel Song” fu inserita in un album assieme ad una nuova canzone intitolata “Doin’ The Dopey”.
[19]La canzone “Someday My Prince Will Come”, aveva originariamente una strofa non inserita nel film, che Barbara Streisand ha voluto recuperare per la sua versione inserita nel DVD in coda al film. Una prima versione di questa canzone era stata concepita come una sorta di sogno in cui Biancaneve fantastica un incontro tra lei e il principe in un mondo fantastico tra le nubi e le stelle. Poi si decise che era più importante mostrare le reazioni dei nani ai fini di un maggior approfondimento dei personaggi. Porzioni di animazione di queste sequenza sono state usate, su fondali differenti, nello speciale televisivo From all of us to all of you(1958).
[20] In una riunione si discussero i contenuti della preghiera di Biancaneve; una proposta, poi abbandonata, era quella che Biancaneve chiedesse al Signore di distogliere la regina dai suoi propositi, mostrando così che la principessa non era in collera con la matrigna. In questo modo però forse Biancaneve sarebbe risultata troppo buonista ed eccessivamente sdolcinata.
Non si voleva che Cucciolo sembrasse stupido, tuttavia ne vennero accentuati gli aspetti fanciulleschi e istintivi e si raggiunse un efficace compromesso: raffigurarlo come umano con comportamenti canini.
[21]La sequenza, che si apre con la strega che immerge la mela nel veleno, era preceduta da una sequenza completata della strega al calderone mentre prepara il veleno , inserita nel DVD.
Originariamente, come si evince anche dalla versione a fumetti, la strega recandosi nelle prigioni, non incontra lo scheletro proteso verso la brocca d’acqua, ma il principe rinchiuso in una cella o, secondo gli storyboard, incatenato ad una colonna. Si prende gioco di lui dicendogli che non riuscirà mai a salvare Biancaneve. Secondo alcuni storyboard apre addirittura un condotto per far allagare la prigione e far morire il principe annegato mentre lei va via. C’era addirittura una sequenza in cui la regina danzava per il principe incatenato, assieme a degli scheletri. Quest’ultima sequenza non fu inserita perché con l’evoluzione del personaggio della regina, da caricatura a figura realistica, una simile scena non sarebbe stata in linea con la psicologia del personaggio. Analogamente le sequenze col principe vennero eliminate a causa delle già menzionate difficoltà incontrate nell’animarlo.
La regina scopre che la mela stregata ha come antidoto il primo bacio d’amore. Questo elemento, assente nella fiaba originale e preso in prestito daLa bella addormentata, fu per la prima volta introdotto in una versione cinematografica della fiaba del 1913. In questa versione i nani erano interpretati da bambini. La prima trasposizione cinematografica della fiaba risale al 1910, è di origine francese e si intitola Little Snowdrop. Altre due versioni vennero realizzate successivamente, una distribuita dalla Educational Films e l’altra, del 1916, interpretata da Marguerite Clark Quest’ultima fu la versione che Disney vide da giovane e che lo ispirò.
Durante la preparazione della mela la musica cambia tono man mano che la mela muta il suo aspetto fino a farsi rossa e invitante.
[22]In una versione preliminare i nani, dopo aver lasciato Biancaneve si recano alla miniera. Qui prima ha luogo una riunione nella quale decidere cosa regalare alla principessa: ognuno fa delle proposte puntualmente bocciate, fino a quando Pisolo non propone un letto. Nella sequenza successiva i nani costruiscono il letto per Biancaneve e proseguono fino a quando gli animali non li interrompono chiedendo soccorso per Biancaneve in pericolo. Tali sequenze furono parzialmente animate e sono tra le scene eliminate del Dvd.
[24]Nella sequenza in cui gli animali corrono verso la miniera dei nani per avvisarli del pericolo è usata un efficace tecnica di montaggio che mostra l’evolversi di più vicende contemporanee, detta montaggio parallelo. Tale espediente aumenta la tensione e il ritmo della scena. Le azioni presenti nella versione definitiva sono la corsa degli animali appunto e la strega che inganna Biancaneve. A queste si sarebbe dovuta aggiungere la galoppata del principe che, liberatosi grazie all’aiuto di alcuni uccellini, dopo uno scontro con le guardie del castello, riesce a fuggire sul suo cavallo anch’egli diretto verso la casetta nell’intento di soccorrere la principessa. Questa sequenza è rimasta nella prima versione a fumetti.
[25]La drammaticità della scena è sottolineata, oltre che dalla musica, anche da un cambio repentino delle condizioni meteorologiche: la pioggia improvvisa, lo schianto delle folgori. Un espediente simile si può notare nella sequenza del Tiroannosaurus Rex in Fantasia (1940), solo per citare un esempio. La rabbia contro l’azione della strega non è espressa solo attraverso le reazioni dei nani e degli animali, ma anche attraverso l’accanimento degli elementi della natura. La folgore che fa precipitare la strega nel vuoto è quasi un intervento divino. I protagonisti non si macchiano della colpa di omicidio poiché è la provvidenza a punire la regina. 
Nella fiaba originale la regina viene invece costretta a danzare con scarpe di ferro rovente fino alla morte durante le nozze di Biancaneve, ma questo probabilmente sembrò ai realizzatori un atteggiamento spietato da parte di personaggi che per tutto il film sono pervasi da un profondo senso di umanità, di comprensione e di altruismo. Nella versione cinematografica disneyana la morte non viene nemmeno mostrata esplicitamente, la si lascia solo intendere ed è simboleggiata, eventualmente, dalla presenza degli avvoltoi. 
Quella della regina comunque è una morte su cui le successive versioni a fumetti getteranno non pochi dubbi. Il personaggio della strega ovvero quello di Grimilde, il nome attribuito alla regina nei fumetti, era troppo importante per essere abbandonato. Pertanto, tralasciando di spiegare in che modo la strega si sia salvata, molte storie a fumetti vedranno di nuovo la regina all’azione assieme al suo specchio magico e ai filtri magici ai quali ricorrerà nuovamente per sortilegi e metamorfosi.
[26]La sequenza dei nani al capezzale di Biancaneve commosse profondamente il pubblico. Una scena simile si ha ne La bella addormentata nel bosco, ma non suscita le stesse reazioni nello spettatore. Come sottolineato da Nunziante Valoroso, nonostante l’analogia tra le due situazioni, queste si differenziano sostanzialmente per un aspetto fondamentale. Il pianto dei nani è dovuto alla disperazione poiché essi pensano di aver perso per sempre Biancaneve, mentre il pianto delle fate è dovuto alla rabbia per non essere riuscite ad evitare la maledizione di Aurora, che però ai loro occhi non è defunta, ma solo addormentata. Dunque le fate sanno che Aurora non è persa per sempre; i nani invece credono che nessuno potrà restituire loro la adorata principessa e per questo non si danno pace. Credo che la reazione più coinvolgente sia quella di Cucciolo: per tutto il film ha giocherellato mostrando il suo lato più buffo e vederlo così disperato è profondamente toccante. L’azione di Cucciolo che si appoggia alla spalla di Dotto per piangere era leggermente più lunga e preceduta da alcuni secondi di animazione aggiuntivi: durante una proiezione di prova il pubblicò reagì alla mimica di Cucciolo in maniera divertita. Si capì che quell’animazione non funzionava e rischiava di distruggere il pathos e l’atmosfera della sequenza; venne perciò tagliata.
[27]Alla fine Biancaneve saluta i nani baciandoli sul capo, come già aveva fatto durante il film, ma ne dimentica uno: Pisolo.
La colonna sonora si conclude con la ripresa del tema “Someday My Prince Will Come” eseguito dal coro; la ripresa corale del tema musicale principale sarà un elemento ricorrente nelle trasposizioni disneyane delle fiabe e verrà recuperata da Alan Menken nei suoi commenti musicali, a partire da La sirenetta (1989).
Nell’orchestrazione sono presenti le campane che simboleggiano il matrimonio tra i due protagonisti innamorati.
Nella favola originale dei fratelli Grimm, la regina si reca da Biancaneve per ucciderla per ben tre volte. Prima si serve di una cinta stregata che si stringe attorno alla vita di Biancaneve così forte da bloccarle il respiro. Poi avvelena un pettine che non appena tocca i capelli della fanciulla la fa cadere svenuta. Infine ricorre alla mela. Inizialmente Disney pensò di utilizzare sia il pettine che la mela. L’unico indizio presente nella versione definitiva circa la sequenza del pettine è il fermaglio per capelli raffigurato nel libro che si chiude alla fine del film.

 
TRAMA:
Biancaneve è una bellissima principessa costretta dalla malvagia regina e strega Grimilde, ad occuparsi delle faccende più umili. Un giorno la regina interrogando il suo specchio magico si sente rispondere che la più bella del reame non è più lei bensì Biancaneve. Verde d’invidia Grimilde ordina a un cacciatore di accompagnare la fanciulla nel bosco, di ucciderla e di portarle il suo cuore, ma l’uomo all’ultimo momento non si dimostra crudele quanto la matrigna e lascia scappare Biancaneve. Persasi nella foresta la principessa raggiunge una casetta deserta e disordinata che con molta buona volontà e con l’aiuto dei suoi amici animali decide di rimettere in ordine, sperando che i suoi occupanti, al loro ritorno, le permettano di restare. I sette nani, cioè gli abitanti della casetta, una volta tornati dalla loro miniera di diamanti acconsentono ad ospitarla, avendo la fanciulla fatto breccia nel cuore di tutti loro con la sua dolcezza e bontà. Ma la regina dopo aver scoperto che Biancaneve è ancora viva decide di passare all’azione in prima persona e si tramuta in una orribile vecchia, dirigendosi quindi alla casetta dei nani con una mela avvelenata da regalare a Biancaneve L’ingenua ragazza accoglie la vecchia mentre i nani sono via e addenta la mela, cadendo in un sonno mortale. La perfida regina rimane però uccisa cadendo in un baratro mentre cerca di schiacciare con un masso i nani nel frattempo accorsi, avvisati dagli animali del bosco. Per Biancaneve però sembra troppo tardi: i nani nonostante tutto non se la sentono di seppellirla e la conservano in una bara di cristallo. Il Principe Azzurro che passava di là, però, riconosce in lei il suo vero amore e la bacia, risvegliandola e portandola infine al suo castello, dove vissero per sempre felici e contenti
 
Premi 
Grande Trofeo d'Arte della Biennale dal Festival del Cinema di Venezia 
Oscar speciale dall'Academy  Special Award dal New York Film Critics Circle Awards
Special Award dal Motion Picture Screen Cartoonists Awards per il cinquantesimo anniversario del film
Video Premiere Award dal DVD Exclusive Awards per i migliori contenuti speciali del DVD
Saturn Award dall'Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films per la migliore edizione DVD di un film classico
 
 
 
Biancaneve e sette nani
A Londra, da Christie' s, un simpatico manifesto del 1937 di «Biancaneve e i sette nani» è riuscito a spuntare 7.750 sterline
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Casa di Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment 
Codice DVD:  Z3 DV 0035
Data di uscita del DVD:  2001 
N. Dischi: 1     Formato video: 1.33:1        Confezione Amaray  ANIMAZIONE
Lingue in Dolby Surround 2.0: Inglese, Olandese 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
Sottotitoli: Inglese, Olandese, Greco, Islandese, Croato, Inglese per non udenti 

REGIA: David Hand

Casa di Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment 
Codice DVD:  Z3 DV 0053  edizione de lux
Data di uscita del DVD:  2001 
N. Dischi: 2     Formato video: 1.33:1        Confezione Cartonato   ANIMAZIONE
Lingue in Dolby Digital 5.1: Inglese, Olandese 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
Sottotitoli: Inglese, Olandese, Greco, Islandese, Croato, Inglese per non udenti 

REGIA: David Hand

» Reperibilità: limitatamente 
» Prezzo consigliato: circa 150 Euro 
» Distribuzione: Buena Vista 
» Confezione: Cofanetto e Slipcase - con aggiunta di 8 spille, 5 litografie, 1 libro
» Dischi: 2 Blu Ray + DVD
» Aspect Ratio: 1,33:1 
» Contenuti speciali: DISCO 1: Commento audio di Walt Disney - Nuovo video musicale "Il mio amore un dì verrà" interpretato da Ariel
DISCO 2: Gioco "La corsa spericolata di Cucciolo nella miniera" - Disney attraverso i decenni - Il ritorno di Biancaneve - Quello che ha dato inizio a tutto - Video musicale di Tiffany Thornton - Ehi-oh! Karaoke Canta con noi - Scene eliminate 
Casa di Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment 
EAN:8717418219031
Data di uscita del DVD:  02/12/2009
N. Dischi: 2     Formato video: 1.33:1        Confezione Slipcase    ANIMAZIONE
Lingue in Dolby Digital 5.1: Inglese, Olandese 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
Sottotitoli:Italiano Inglese Inglese per non udenti Croato Sloveno

Contenuti speciali: DISCO 1: Commento audio di Walt Disney - Nuovo video musicale "Il mio amore un dì verrà" interpretato da Ariel
DISCO 2: Gioco "La corsa spericolata di Cucciolo nella miniera" - Disney attraverso i decenni - Il ritorno di Biancaneve - Quello che ha dato inizio a tutto - Video musicale di Tiffany Thornton - Ehi-oh! Karaoke Canta con noi - Scene eliminate 

Biancaneve E I Sette Nani (2 Dvd+libro)- DVD

Paese:Italia

Produzione:Disney

N. DVD:1

Data uscita:12/2009

Supporto:DVD film

Durata:80

Lingue:Inglese, Italiano, Croato

Sottotitoli:Inglese, Italiano, Spagnolo, Olandese, Inglese Per I Non Udenti

EAN:8717418231835

Dati tecnici:

(Formato schermo Full Screen)Dolby Digital 5.1- PalArea 2 (Europa/Giappone)

Titolo in lingua originale:

Snow White And The Seven Dwarfs

Parole chiave laFeltrinelli:

DisneyZone, Collezionabili

Contenuti extra

Scene Eliminate, Documentario, Videoclip, Karaoke

Biancaneve e i sette nani blu ray

 

Produzione:DisneyN.

DVD:1Data uscita:02/2011

Età cons.:Tutti

Supporto:Blu-ray disc film

Durata:80Lingue:Croato, Inglese, ItalianoSottotitoli:Inglese, Italiano, Spagnolo, Olandese, Inglese Per I Non Udenti

BIY0168402SC3A

Dati tecnici:

(Formato schermo Full Screen)Dolby Digital 5.1- PalArea 2 (Europa/Giappone)

Titolo in lingua originale:

Snow White And The Seven Dwarfs

Parole chiave laFeltrinelli:

DisneyZone, DisneyZonePrincess, SceltiPerVoiCinema

Contenuti extra

Scene Eliminate, Commento Audio, Documentario, Videoclip, Dietro Le Quinte, Gioco Interattivo, Karaoke

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