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Pinocchio
 

Sviluppo

Nel settembre 1937, durante la produzione di Biancaneve e i sette nani, l'animatore Norman Ferguson portò una versione tradotta del libro di Collodi all'attenzione di Walt Disney. Dopo aver letto il libro "Walt si stava rompendo le budella dall'entusiasmo", come disse Ferguson.[1] Pinocchio doveva essere il terzo film dello studio, dopo Bambi. Tuttavia, a causa di problemi nell'adattare la storia e animare gli animali realisticamente, Pinocchio venne spostato in avanti nella produzione, mentre Bambi fu messo in attesa.[2]

Sceneggiatura

A differenza di Biancaneve, che era un racconto che gli scrittori potevano espandere e con cui potevano sperimentare, Pinocchio si basava su un romanzo con una storia molto fissa, quindi la sceneggiatura attraversò cambiamenti molto drastici prima di raggiungere la sua incarnazione finale.[2][3] Nel romanzo originale, Pinocchio è una fredda, scortese, ingrata creatura disumana che spesso respinge la compassione e impara le sue lezioni solo per mezzo di brutali torture.[2] Gli autori decisero di modernizzare il personaggio e lo raffigurarono come un ragazzo saggio alla Charlie McCarthy, ma turbolento come il burattino del libro.[3] L'animazione iniziò nel gennaio del 1938, mentre la storia era ancora in fase di sviluppo.[2] Le prime scene animate da Frank Thomase Ollie Johnston mostrano che il design di Pinocchio era esattamente come quello di un vero e proprio burattino di legno con un lungo naso appuntito, un berretto a visiera e nude mani di legno.[2] Walt Disney, tuttavia, non era soddisfatto del lavoro che era stato fatto sul film. Sentiva che nessuno poteva simpatizzare davvero con un personaggio del genere e chiese l'immediata sospensione della produzione.[2][3] Fred Moore ridisegnò un po' il personaggio per renderlo più attraente, ma il design conservava ancora un tocco legnoso.[2] Il giovane e decisivo animatore Milt Kahl sentiva che Thomas, Johnston e Moore erano "piuttosto ossessionati dall'idea che questo ragazzo fosse un burattino di legno", e riteneva che dovessero "dimenticare che era un burattino e ottenere un grazioso ragazzino; è sempre possibile disegnare le articolazioni di legno e fare di lui un burattino di legno in seguito".[2] Hamilton Luske suggerì a Kahl che avrebbe dovuto dimostrare le sue convinzioni animando una sequenza di prova.[2] Kahl mostrò a Disney una scena di prova in cui Pinocchio è sott'acqua alla ricerca di suo padre.[2] Da questa scena Kahl re-immaginò il personaggio facendolo apparire più come un bambino vero, con cappello tirolese da bambino e dei classici guanti da cartone animato, a quattro dita. Le uniche parti di lui che ancora sembravano quelle di un burattino erano le braccia, le gambe e il piccolo naso. Walt approvò la scena di Kahl e invitò subito gli sceneggiatori ad evolvere Pinocchio in una personalità più innocente, ingenua e un po' timida che riflettesse il design di Kahl.[3]

Tuttavia, Disney scoprì che il nuovo Pinocchio era troppo impotente ed era troppo spesso portato fuori strada da personaggi ingannevoli, quindi nell'estate del 1938 Walt e il suo team di sceneggiatori stabilirono il personaggio del grillo.[2] In origine il grillo era solo un personaggio minore che veniva ucciso da Pinocchio con un martello e poi ritornava come fantasma.[3] Disney soprannominò il grillo Jiminy, e ne fece un personaggio che avrebbe cercato di orientare Pinocchio nelle decisioni giuste. Una volta che il personaggio fu ampliato, era dipinto come un realistico grillo con le gambe dentate e le antenne ondeggianti, ma Walt voleva qualcosa di più simpatico.[2] Ward Kimball aveva trascorso diversi mesi animando una "sequenza della zuppa" in Biancaneveche era stata tagliata dal film per motivi di ritmo. Ward era sul punto di andarsene fino a quando Walt lo premiò per il suo lavoro promuovendolo a supervisore all'animazione del Grillo Parlante.[3] Ward evocò il design del Grillo Parlante, che descrisse come un omino con una testa d'uovo e senza orecchie.[2] "L'unica cosa che lo rende un grillo è il fatto che noi lo chiamiamo così" scherzò poi Ward.[4]

Casting

A causa del grande successo di Biancaneve, Walt Disney volle voci più famose per Pinocchio, che fu il primo film d'animazione ad usare celebrità come doppiatori.[1] Il Grillo Parlante fu interpretato da Cliff Edwards, che all'epoca era un cantante popolare che aveva introdotto la canzone "Singin' in the Rain". Era anche un attore a Broadway e in film come Hollywood che canta e Those Three French Girls, e aveva avuto una piccola parte inVia col vento. Il personaggio di Pinocchio venne doppiato dal piccolo attore Dickie Jones, che era stato in Mr. Smith va a Washington e Partita d'azzardo. L'attore di musical Walter Catlett, che era apparso in classici comeSusanna! e È arrivata la felicità, doppiò la Volpe. Christian Rub diede la voce a Geppetto, e il design del personaggio era anche una caricatura di Rub.[3] Il giovane Frankie Darro, che aveva recitato in Wild Boys of the Road e aveva avuto ruoli di supporto in The Phantom Empire e Un giorno alle corse, doppiò Lucignolo.Evelyn Venable, che fu la modella per il logo della Columbia Pictures, diede la voce alla Fata Azzurra, mentre Charles Judels doppiò i due cattivi: Mangiafuoco e il Postiglione.

Un altro doppiatore era Mel Blanc, famoso soprattutto per essere la voce di molti dei personaggi nei cartoniLooney Tunes e Merrie Melodies della Warner Bros.; egli venne assunto stato per doppiare il Gatto. Tuttavia, venne alla fine deciso che il Gatto doveva essere muto come Cucciolo, la cui mimica da Harpo Marx lo aveva reso uno dei personaggi più comici e popolari di Biancaneve. Tutti i dialoghi registrati da Blanc in questo film vennero successivamente eliminato tranne che per un solitario singhiozzo, che si sente per tre volte nel film.

Animazione

Durante la produzione del film il reparto dei modelli dei personaggi venne istituito e guidato da Joe Grant.[3] Il reparto era responsabile della costruzione di modelli tridimensionali di argilla dei personaggi del film, noti come maquettes. Questi venivano poi consegnati al personale per osservare come un personaggio doveva essere disegnato da ogni angolazione desiderata dagli artisti.[3] I modellisti avevano anche costruito modelli funzionanti degli orologi a cucù di Geppetto, così come il carro da zingaro di Mangiafuoco e la carrozza del Postiglione. Tuttavia, poiché è difficile animare un veicolo in movimento realistico, Disney ricorse alla tecnica d'animazionerotoscope, inventata dai fratelli Fleischer, i principali concorrenti di Disney a quei tempi. Il rotoscope coinvolse le riprese di una maquette in live-action del carro da zingaro su un set in miniatura con l'animazione stop motion. Poi ogni frame dell'animazione venne ampliato su fogli di carta come modello (essi vengono chiamati "photo-stats"). Gli animatori quindi mettevano un foglio di carta d'animazione su questi "Photo-Stats" e ricalcavano il carro, ripetendo il gesto per ogni nuovo frame del filmato al fine di catturare l'esatto movimento del carro di Mangiafuoco. Questi disegni venivano poi "inchiostrati e dipinti" su rodovetri. I rodovetri venivano poi sovrapposti sulle immagini di sfondo con i rodovetri dei personaggi per creare la ripresa completa della rostrum camera.[3]

Nonostante la resistenza iniziale di Disney al rotoscope (a malincuore aveva accettato di permetterlo inBiancaneve, tre anni prima), egli abbracciò la tecnologia di animazione purché fosse utilizzata in un certo modo.[5] Riprese live action per Pinocchio vennero girate con gli attori che recitavano le scene. Tuttavia, a differenza di Biancaneve, le immagini live action non vennero semplicemente ricalcate, in quanto ciò avrebbe comportato movimenti rigidi e innaturali. Invece gli animatori le usarono come guida per l'animazione e studiarono come gli esseri umani si muovevano, incorporando quelle pose in animazione, ma esagerandole leggermente.[3] Gli animatori si riferirono a ciò come riferimento live action piuttosto che rotoscope. Tuttavia un po' di rotoscope venne utilizzato per l'animazione della Fata Azzurra.

Pinocchio era un risultato innovativo in termini di effetti animati. In contrasto con i character animators, che si concentrano sulla recitazione dei personaggi, gli animatori degli effetti creano qualsiasi altra cosa in movimento che non sia un personaggio. Questo include i veicoli, i macchinari, e gli effetti naturali come pioggia, fulmini, neve, fumo, ombre, e l'acqua, così come gli effetti di tipo fantastico o fantascientifico, come la polvere di fata.[3]L'influente animatore astratto Oskar Fischinger, che lavorò principalmente su Fantasia, contribuì all'animazione degli effetti della bacchetta della Fata Azzurra.[6] L'animatore degli effetti Sandy Strother tenne un diario sul suo anno di animazione degli effetti d'acqua di Pinocchio, che comprendevano schizzi, increspature, bolle, onde, e l'illusione di essere sott'acqua. Per contribuire a dare profondità al mare, gli animatori mettevano più dettagli sulle onde sulla superficie dell'acqua in primo piano, e meno dettagli quando la superficie si sposta più indietro. Dopo che l'animazione veniva ricalcata sui rodovetri, l'avrebbero ricalcata ancora una volta con matite blu e nere per dare alle onde un'apparenza scultorea.[3] Per risparmiare tempo e denaro, gli schizzi vennero mantenuti impressionisti. Pinocchio fu uno dei primi film d'animazione ad avere effetti molto realistici ed è spesso molto apprezzato dagli animatori degli effetti per avere alcuni dei migliori effetti animati che lo studio abbia mai fatto.[3]

Differenze con il romanzo di Collodi

La trama del film viene semplificata rimuovendo molti fatti e personaggi: la scoperta del pezzo di legno da parte di Maestro Ciliegia, il suo regalo a Geppetto, la povertà di quest'ultimo che lo spinge a vendere la sua giacca in cambio di un abbecedario, i quattro soldi ricevuti da Mangiafuoco, la truffa di Pinocchio da parte del Gatto e la Volpe, il suo impiccamento alla Quercia Grande, l'incontro del burattino con il giudice, la morte del Grillo Parlante causata da Pinocchio, il ricovero del burattino in ospedale, il suo ruolo di cane da guardia di un contadino, la sua trasformazione in un asino, ecc.

In questo film, il Grillo Parlante viene elevato a narratore della storia. È stato incaricato dalla Fata Azzurra di diventare la coscienza di Pinocchio, e lo seguirà per tutto il lungometraggio. Tutto ciò è assente nel libro, inoltre egli vive nella casa di Geppetto da cent'anni, mentre nel film ci arriva vagabondando.

La Fata Turchina del film è molto diversa da quella del libro: non ha una casa, ma è una stella nel cielo conosciuta come "stella dei desideri". Ha capelli biondi e non turchini, colore che però viene usato per il suo vestito. Non si ammala né muore, e in generale viene raffigurata con un aspetto ed un atteggiamento più divino rispetto che nel libro.

Nel film, Pinocchio incontra il Gatto e la Volpe mentre è in procinto di andare a scuola, quando questi lo conducono allo spettacolo dei burattini, dove Mangiafuoco lo invita ad esibirsi e poi lo rinchiude in una gabbia per uccelli per far soldi con lui. Il burattino li incontra una seconda volta, e viene condotto nel Paese dei Balocchi. Nel libro invece va di proposito ad assistere allo spettacolo dei burattini, e poi incontra il Gatto e la Volpe dopo che Mangiafuoco gli ha dato i soldi, quando lo truffano e lo impiccano alla Quercia Grande. Anche nel libro, tuttavia, Pinocchio li incontra due volte.

Nel libro, ad invitare Pinocchio ad andare nel Paese dei Balocchi è Lucignolo, non il Gatto e la Volpe; il ragazzaccio inoltre non conosce il burattino durante il viaggio relativo, come nel film, ma sui banchi di scuola del paese delle Api Industriose.

Nel libro, Pinocchio viene totalmente trasformato in un asino e venduto ad un circo. Nel film invece non si trasforma completamente, ma gli spuntano solo le lunghe orecchie e la coda. Inoltre, il burattino riesce a scappare dall'isola senza essere venduto.

Nel film, è una balena (col nome di Monstro) a divorare Geppetto, non un pescecane come nel libro. Inoltre, rispetto al libro, nel quale Geppetto e Pinocchio escono fuori dal pescecane mentre quest'ultimo dorme, nel film escono fuori dalla balena accendendo un fuoco, e permettendo così alla balena di starnutire; inoltre non salgono in groppa ad un tonno, ma sulla zattera di Geppetto.

Nel libro, Pinocchio diventa un bambino vero perché, comportandosi bene, ha lavorato per Geppetto in procinto di morire; nel film lo diventa dopo una breve morte. Inoltre, a desiderare tale trasformazione nel film, è Geppetto quando Pinocchio non ha ancora preso vita. Nel libro, invece, Pinocchio confessa di voler diventare un bambino vero quando, vedendo la Fata Turchina diventata donna nell'Isola delle Api Industriose, vorrebbe crescere a sua volta.

Nel film, Pinocchio prende vita grazie alla magia della Fata Azzurra: infatti quando era ancora un pezzo di legno non parlava né viveva; al contrario, nel libro diventa vivente e parlante già prima di essere intagliato.

Nel libro, Geppetto veste Pinocchio in una maniera particolare: gli dà una giacchetta di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d'albero e un berrettino di mollica di pane. Nel film Pinocchio non porta nessuna di queste caratteristiche, infatti è vestito alla tirolese.

Nel film, il cocchiere che porta i ragazzi nel Paese dei Balocchi, qui chiamato Postiglione anziché Omino di Burro, è più sadico che nel libro. È abilissimo a fare una risatona, e diventa alleato del Gatto e la Volpe, aiutandoli così a sviluppare terribili piani. Nel libro, l'uomo e i due manigoldi non si sono mai conosciuti né incontrati.

Sono completamente assenti nel libro Figaro e Cleo.

Nel film non viene fatto alcun riferimento alla vendita dell'abbecedario da parte di Pinocchio: infatti, il burattino se lo porta con sé mentre va allo spettacolo dei burattini, e sono il Gatto e la Volpe a pagargli il biglietto per lo spettacolo.

Nel libro, Mangiafuoco è un personaggio buono, in quanto è molto gentile con Pinocchio; nel film invece diventa cattivo, al punto da diventare uno dei Cattivi Disney: infatti, mentre nel libro inizialmente voleva gettare nel fuoco Pinocchio, ma poi, vedendo piangere quest'ultimo, lo risparmia e gli da delle monete d'oro (cosa completamente assente nel film), nel film non cambia idea, anzi decide di farlo prigioniero per far fortuna con lui. Paradossalmente, però, non decide di gettarlo subito nel fuoco (afferma di volerlo gettare solo quando il burattino sarà anziano). Inoltre, Pinocchio riesce a fuggire grazie al Grillo Parlante dopo che la Fata Azzurra è intervenuta liberandolo dalle grinfie del cattivo.

Nel film, manca la parte in cui Pinocchio si brucia i piedi. Però, c'è una scena dove lui rischia di bruciarsi un dito con una candela. A differenza di quanto accade nel libro, Geppetto non deve ricostruirgli il dito perché riesce a salvare quasi subito Pinocchio bagnando il suo dito nella boccia di Cleo.

Nel film, la prigionia di Pinocchio da parte di Mangiafuoco sostituisce sia il suo impiccamento alla Quercia Grande, sia la sua prigionia nella città di Acchiappa-Citrulli.

Nel film non viene menzionato l'albero delle monete d'oro.

Nel film il Grillo Parlante rimane vivo durante il corso nel film, proprio come avviene per la Fata Azzurra. Nel libro, invece, viene ucciso da Pinocchio quando informa al burattino del suo comportamento.

Nel film è assente la scena in cui Pinocchio ruba l'uva ad un contadino e viene punito da quest'ultimo assumendo il ruolo di cane da guardia.

Nel film non è specificata la fine che fa Lucignolo. Nel libro, invece, muore per la stanchezza dopo aver lavorato duramente per un contadino.

Nel film è assente il personaggio di Eugenio, il bambino che nel libro si fa male in una zuffa. Tra l'altro, sempre nel film, la zuffa non è neanche menzionata (e Pinocchio non viene arrestato, al contrario del libro).

Colonna sonora

Le canzoni di Pinocchio vennero composte da Leigh Harline e Ned Washington. Harline e Paul J. Smith composero la musica di scena. La colonna sonora vinse l'Oscar. "Una stella cade" vinse l'Oscar alla migliore canzone.

Album

L'album uscì il 9 febbraio 1940, ed era descritto come una "registrazione della colonna sonora originale della produzione Disney Pinocchio". Secondo la Walt Disney Records, "è la prima volta che l'espressione 'colonna sonora originale' fu usata per riferirsi ad una registrazione dal film disponibile in commercio". La prima edizione comprendeva solo tre tracce: "Una stella cade", "Fai una fischiatina" e "Io non ho fili". L'album venne ripubblicato nel 2006 in versione completa. Qui sotto, le tracce dell'edizione italiana.

 

Data di uscita

Pinocchio debuttò a New York City il 7 febbraio 1940. Dopo una proiezione a Los Angeles due giorni dopo, la RKO Radio Pictures fece uscire il film in tutti gli USA il 23 febbraio. In Italia Pinocchio arrivò solo il 5 novembre 1947.

 

Con la riedizione di Biancaneve e i sette nani nel 1944 arrivò la tradizione di riproporre i film Disney ogni sette-dieci anni. Pinocchio venne ridistribuito nelle sale americane nel 1945, 1954, 1962, 1971, 1978, 1984 e 1992. La RKO gestì le prime due riedizioni nel 1945 e 1954, mentre la Disney ridistribuì dal 1962 in poi attraverso la sua divisione Buena Vista Distribution. La riedizione del 1992 venne restaurata digitalmente con la pulizia e la rimozione di graffi dai negativi originali un fotogramma alla volta, eliminando le distorsioni della colonna sonora, e rivitalizzando il colore. In Italia Pinocchio venne riedito nel 1956, 1963, 1977 e 1984.

Edizione italiana

Ci sono alcune differenze sostanziali nei nomi dei personaggi dell'edizione italiana rispetto all'originale. Infatti, data la già scarsa fedeltà del film al romanzo di Collodi, in Italia si è cercato (per quanto possibile) di ridare ai personaggi i nomi usati nel libro. Questo perché nell'edizione originale erano stati cambiati i nomi di molti personaggi (a buona parte di essi è stato dato un nome proprio, cosa che invece è piuttosto rara nel libro).

Ecco i cambiamenti operati:

Il Grillo Parlante in originale si chiama Jiminy Cricket, mentre in italiano viene usato il nome di Collodi;

Il Gatto e la Volpe in originale si chiamano rispettivamente "Honest" John Worthington Foulfellow e Gideon, mentre in italiano vengono usati i nomi di Collodi;

Mangiafuoco in originale si chiama Stromboli (un omaggio all'Italia), e tale è anche in italiano, a causa di una scena in cui la Volpe ne legge il nome su un manifesto. Questa è però l'unica scena in cui viene chiamato così, poiché in Italia gli viene dato il soprannome Mangiafuoco (la Volpe lo chiama infatti "Stromboli detto Mangiafuoco"), che è il nome usato da Collodi (in realtà sarebbe "Mangiafoco", ma si è voluto rimodernarlo).

Il Postiglione in originale si chiama The Coachman, ma nel libro di Collodi viene chiamato "Il conduttore del carro" o "L'omino". Nel doppiaggio italiano del film si usa un termine più breve, ma ricercato (comunque viene nominato una sola volta).

La Fata Azzurra in originale si chiama The Blue Fairy, quindi il nome viene tradotto. Questo perché nel libro si chiama "La fata dai capelli turchini", ma nel film la donna è bionda con un vestito azzurro.

La balena in originale ha un nome, Monstro, mentre in italiano no.

Doppiaggio

Il doppiaggio venne eseguito negli stabilimenti Fono Roma dalla CDC e curato da Alberto Liberati. Pinocchio è il Classico Disney più vecchio a non essere stato ridoppiato, poiché conserva ancora oggi il suo doppiaggio del 1947. Esso venne parzialmente cambiato nella riedizione del 1963, quando la voce di Riccardo Billi che canta "Una stella cade" venne sostituita da quella di Bruno Filippini a causa della bassa qualità audio; tale versione venne poi utilizzata anche nelle due riedizioni successive e nella VHS dell'ottobre 1987. Per la VHS del marzo 1993, invece, l'intero audio d'epoca venne restaurato, e così da allora in poi si è ritornati alla versione di Riccardo Billi.

 

Edizione Warner

La prima edizione DVD del film in Italia uscì il 4 aprile 2000. Come spesso accadeva in quegli anni, il DVD non venne distribuito dalla Buena Vista Home Entertainment ma dalla Warner Home Video. Questo, come altri DVD Disney distribuiti dalla Warner, era completamente privo di contenuti speciali.

Caratteristiche

Film completamente restaurato:

Lingue in Dolby Surround: inglese, olandese;

Lingue in mono: italiano, francese, ebraico, polacco;

Sottotitoli in inglese, olandese, greco, islandese, croato e inglese per non udenti.

Prima edizione Buena Vista

La seconda edizione DVD (nonché la prima della Buena Vista) uscì il 30 maggio 2001.

Caratteristiche

Questa edizione è completamente identica a quella Warner dell'anno precedente.

Edizione speciale

La terza edizione DVD uscì il 16 aprile 2003. Si tratta di un'edizione speciale (uscita anche in VHS) che si differenzia dalle due precedenti.

Caratteristiche

Film completamente restaurato e rimasterizzato:

Lingue in Dolby Digital 5.1: inglese e italiano;

Lingua italiana in DTS;

Sottotitoli in italiano e inglese.    

Contenuti speciali:

Alla ricerca del Grillo Parlante;

Making of;

Canta con noi;

Art Attack: come creare film subacquei;

Due cortometraggi del Grillo Parlante;

Confronto storyboard e film finito;

Trailer cinematografico originale del 1940.

Platinum Edition

La quarta edizione DVD (stavolta in due dischi) è uscita il 1º aprile 2009, insieme alla prima edizione BD, come 13º e ultimo titolo delle Walt Disney Platinum Editions. Questa edizione è uscita in occasione del 70º anniversario del film e rispetto alla precedente è dotata di contenuti speciali completamente nuovi. Il 26 settembre 2012 è uscita una ristampa a disco singolo.

Caratteristiche disco 1

Film completamente restaurato in digitale con audio Dolby Digital:

Lingue in Dolby Digital 5.1 DEHT: italiano, inglese, olandese, croato;

Sottotitoli in italiano, inglese, inglese per non udenti, olandese, hindi, croato, sloveno.

 Contenuti speciali:

Video musicale "When You Wish Upon a Star" di Meaghan Jette Martin;

Video musicale "Una stella cade" di Eugenio Bennato;

Selezione canzoni Disney;

Commento audio di Leonard Maltin, Eric Goldberg e J. B. Kaufman;

Tutto su Pinocchio.

Caratteristiche disco 2

Contenuti speciali:

Puzzle di Pinocchio - 18 puzzle in multi-fase;

Niente fili attaccati - Il making of di Pinocchio;

Scene eliminate mai viste prima con finale alternativo;

Sweatbox - La piccola stanza delle proiezioni di Walt Disney;

Geppetto allora e adesso;

Filmato riferimento live action;

Gallerie d'arte di Pinocchio;

Pubblicità;

Canzone eliminata: "Honest John".

Blu-Ray Disc

Platinum Edition

La prima edizione BD è uscita il 1º aprile 2009, come 13º e ultimo titolo delle Walt Disney Platinum Editions, in occasione del 70º anniversario del film. Fu il secondo film della serie ad uscire in BD dopo La bella addormentata nel bosco. L'edizione comprende due dischi BD e un DVD che contiene solo il film e i due video musicali. I contenuti speciali sono pressoché gli stessi dell'edizione DVD, con l'aggiunta di tre giochi. Il 26 settembre 2012 è uscita una ristampa composta da un solo BD.

Caratteristiche

Film restaurato in HD 1080p:

Lingue in DTS 5.1: italiano, spagnolo, olandese;

Lingua inglese in DTS 7.1;

Sottotitoli in italiano, inglese, inglese per non udenti, spagnolo, olandese.

Contenuti speciali in 480i:

Lingue in Dolby Digital 2.0: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese, e sottotitoli nelle stesse lingue;

Gli stessi contenuti speciali del DVD, e inoltre:

Cine-Explore;

Pinocchio sa Sfida Trivia;

Paese dei Balocchi Giochi da Luna Park.

Pinocchio
Casa di Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment 
Codice DVD: Z3 DV 0038 
Data di uscita del DVD: 30 Maggio 2001 
Confezione: Amaray 
N. Dischi: 1 
Formato video: 1.33:1 
Lingue in Dolby Surround 2.0: Inglese, Olandese 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
Sottotitoli: Inglese, Olandese, Greco, Islandese, Croato, Inglese per non udenti 
Doppiaggio presente nel DVD: 1947 (unico doppiaggio)
Fuori Catalogo

Titolo Originale: Pinocchio

Genere: Classico d'Animazione

Casa di Produzione: Walt Disney Home Entertainment

Anno di Produzione: 1940

Regia: Ben Sharpsteen, Hamilton Luske

Durata: 84 Minuti

Data di uscita del DVD: 16 Aprile 2003

Casa di Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment

Codice DVD: Z3 DV 0108

Confezione: Amaray

N. Dischi: 1

FUORI CATALOGO

Casa di Distribuzione: Warner Home Video 
Codice DVD: Z8 34692 
Data di uscita del DVD: 04 Aprile 2000 
Confezione: Amaray 
N. Dischi: 1 
Formato video: 1.33:1 
Lingue in Dolby Surround 2.0: Inglese, Olandese 
Lingue in Mono 1.0: Italiano*, Francese*, Ebraico*, Polacco 
Sottotitoli: Inglese, Olandese, Greco, Islandese, Croato, Inglese per non udenti 
Doppiaggio presente nel DVD: 1947 (unico doppiaggio)
Pinocchio 70 anniversario 
EAN:8717418365790

Durata: 84

Scheda tecnica

Video: 1,33:1

Audio: Italiano; Inglese; Olandese; Croato (5.1 Dolby Digital)

Sottotitoli: Italiano; Inglese; Olandese; Croato; Hindi; Sloveno; Inglese n/u

Extra: Il puzzle di Pinocchio: 18 puzzle multi-fase; Tutto su Pinocchio; Scene eliminate mai viste prima d'ora con finale alternativo; Making of; "When you wish upon a star" - video musicale di Meghan Jette Martin; "Una stella cade": video musicale di Eugenio Bennato; Il processo di realizzazione artistico di Walt Disney

Distribuzione: Disney

Regione: 2

Regia: Hamilton Luske; Ben Sharpsteen

Note: Nuovo restauro digitale del film. Colonna sonora originale rimasterizzata. Confezione slipcase da collezione.

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