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IL GOBBO DI NOTRE DAME
Distribuzione Warner Home Video
Codice Z3 DV 0044
Confezione: Amaray
N. Dischi: 1



IL GOBBO DI NOTRE DAME
Titolo originale The Hunchback of Notre Dame
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1996
Durata 87 min
Genere animazione, musicale,drammatico
Regia Gary Trousdale, Kirk Wise
Soggetto Victor Hugo (romanzo)
Sceneggiatura Irene Mecchi, Tab Murphy,David Stainton e Jonathan Roberts
Produttore Don Hahn
Casa di produzione Walt Disney Feature Animation
Distribuzione (Italia)Walt Disney Pictures
Montaggio Ellen Keneshea
Musich eAlan Menken e Stephen Schwartz
Doppiatori originali
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Tom Hulce: Quasimodo
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Demi Moore: Esmeralda
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Heidi Mollenhauer: Esmeralda (canto)
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Kevin Kline: capitano Febo
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Tony Jay: Claude Frollo
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Paul Kandel: Clopin Trouillefou
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Jason Alexander: Hugo
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Mary Wickes e Jane Withers: Laverne
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Charles Kimbrough: Victor
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David Ogden Stiers: arcidiacono
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Mary Kay Bergman: madre di Quasimodo
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Corey Burton: Brutoldo
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Gary Trousdale: vecchio prigioniero
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Bill Fagerbakke: balordo
Doppiatori italiani
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Massimo Ranieri: Quasimodo
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Mietta: Esmeralda
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Roberto Pedicini: capitano Febo
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Eros Pagni: Claude Frollo
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Carlo Ragone: Clopin
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Rodolfo Laganà: Hugo
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Renzo Ferrini: Hugo (parte cantata)
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Liù Bosisio: Laverne
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Sandro Pellegrini: Victor
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Michele Centonze: Victor (parte cantata)
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Franco Chillemi: arcidiacono
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Paola Caviglia: madre di Quasimodo
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Roberto Draghetti: Brutoldo
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Mario Milita: vecchio prigioniero
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Mario Scaletta: Balordo
Il gobbo di Notre Dame (The Hunchback of Notre Dame) è un film d'animazione del 1996. È considerato il 34º classico Disneysecondo il "canone ufficiale", diretto dai registi Gary Trousdale e Kirk Wise (gli stessi che nel 1991 diressero La bella e la bestia).
Gli sceneggiatori presero spunto dal romanzo Notre-Dame de Paris di Victor Hugo apportandovi numerose modifiche volte ad adattare i personaggi e la storia a un pubblico più ampio. Nel 2002 è stato fatto un séguito della storia, Il gobbo di Notre Dame II - Il segreto della campana.
Personaggi
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Quasimodo: Il gobbo di Notre Dame, che vive all'interno del campanile della cattedrale come campanaro dove vi è rinchiuso per ordine del suo padrone, il giudice Claude Frollo, che fu obbligato ad adottarlo quando uccise la madre durante un inseguimento. Nonostante la menomazione fisica, in più occasioni dimostra forza e agilità sovrumane. È di animo buono e spasima per provare tutti gli aspetti della vita sociale a lui preclusa: amicizia, divertimento, amore. Inizialmente nella storia si innamora di Esmeralda, ma nel finale capisce di non essere corrisposto e accetta di lasciarla a Febo. Quasimodo significa "formato a metà", nome crudele datogli da Frollo quando fu obbligato ad adottarlo.
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Claude Frollo: Ministro di Giustizia e capo della guardia cittadina. Cinico, crudele e rancoroso, è determinato a eradicare la popolazione zingara da tutta la città, in qualsiasi modo. Uccise la madre di Quasimodo al termine di un inseguimento volto a catturare la donna per il solo motivo di essere zingara, quindi (ai suoi occhi) ladra. Dopo averla uccisa e aver tentato di uccidere anche Quasimodo per la sua menomazione, venne obbligato dall'arcidiacono di Notre Dame ad adottare il neonato. Frollo obbligò il bambino a crescere in isolamento completo nelle torri della cattedrale come campanaro. Durante la storia si innamora di Esmeralda che lo porta a "dare alle fiamme tutta Parigi" pur di trovarla e di farla sua. Muore durante la battaglia finale a Notre-Dame, nel tentativo di uccidere Esmeralda e Quasimodo, precipitando a causa di un doccione animato staccatosi sotto i suoi piedi mentre recita un passo della Bibbia sul castigo di Dio verso i perversi.
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Esmeralda: Affascinante e gentile zingara, si esibisce ballando come artista di strada per guadagnare qualche soldo. È una donna gentile, coraggiosa ed altruista. Odia i soldati, ma finisce con l'innamorarsi di Febo, capitano della Guardia, dopo che questi dimostra il proprio valore e il proprio altruismo. Frollo è innamorato di lei, ma lei lo rifiuta. Anche Quasimodo ne è innamorato, ma alla fine accetterà i suoi sentimenti per Febo.
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Febo: capitano della Guardia, si innamora di Esmeralda. Viene richiamato dalla guerra da Frollo con l'intento di aiutarlo nell'eradicazione degli zingari da Parigi. Febo inizialmente assolve gli ordini di Frollo, ma in seguito si ribella al giudice per la sua crudeltà e le sue angherie nei confronti del popolo e degli zingari. È un uomo coraggioso, altruista e anche dotato di senso dell'umorismo. Lui e Quasimodo inizialmente si odiano a causa della competizione per Esmeralda, ma alla fine stringono amicizia.
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Clopin Trouillefou: "Capo" degli zingari della Corte dei Miracoli. È il narratore della storia.
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I tre gargoyles: Victor, Hugo e Laverne sono dei gargoyle animati della cattedrale e sono gli unici "amici" di Quasimodo all'inizio della storia, prodigandosi nel dargli consigli ciascuno secondo la propria personalità: Victor è il raffinato, Laverne la saggia, e Hugo la testa calda del gruppo. Quasimodo è l'unica persona in grado di vederli in vita, per tutte le altre persone sono semplici statue di pietra.
Differenze tra film e libro
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Nel film Frollo adotta Quasimodo di pura malavoglia, ritenendolo un vero e proprio mostro, e la madre del neonato fa di tutto per impedire che venga catturato da Frollo, rimanendo uccisa. Nel romanzo, invece, Frollo è mosso a compassione dal povero bimbo deforme, abbandonato dai genitori zingari per via della sua condizione.
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Nel libro Quasimodo è sordo a causa della continua esposizione al suono delle campane e dell'assenza di contatti con le persone, in più, oltre ad essere deforme, è affetto anche da un apparente ritardo mentale. Frollo non l'ha segregato nel campanile, al contrario Quasimodo è libero di camminare nella città e tutti lo conoscono, ma lui stesso sceglie di rimanere nella Cattedrale perché non si sente parte della società.
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Nel libro, Frollo è l'Arcidiacono della cattedrale, non il ministro di giustizia, e non ha mai tentato di uccidere Quasimodo, anzi fu lui a salvarlo dalla folla che voleva annegarlo. Anche il suo incontro con Quasimodo da neonato avviene in un contesto completamente diverso. Sebbene Frollo abbia un ruolo da antagonista sia nel film che nel libro, in quest'ultimo non è un personaggio totalmente negativo: le sue azioni malvagie dipendono dal suo amore folle e impossibile per Esmeralda, in netto contrasto col profondo odio per gli zingari, che, tuttavia, lui prova anche nel film.
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Nel libro Frollo ha 36 anni, mentre nel film la sua età non è specificata, ma appare più anziano. Inoltre non è per niente menzionata la sua giovinezza, il suo amore per la cultura e i suoi rapporti col fratello Jehan.
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Nel film non è presente il personaggio di Pierre Gringoire, il poeta incompreso della città, che tuttavia viene rievocato da Clopin Trouillefou[senza fonte]. Inoltre Gringoire è quasi attratto dalla capretta Djiali. Nel film questa attrazione è ripresa dal gargoyle Hugo, che la manifesta in più occasioni.
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A differenza del libro, nel quale Esmeralda è una ragazza di sedici anni fragile ed ingenua, in questo film è una donna coraggiosa, abile e dal carattere abbastanza forte, in tutto e per tutto simile alla Carmen di Bizet. Nel libro Esmeralda viene salvata da Quasimodo soltanto nel primo processo, mentre nel secondo viene effettivamente uccisa; anche Quasimodo si lascia morire abbracciato alla bella zingara. Dei quattro personaggi principali del film (Quasimodo, Frollo, Esmeralda e Febo), nel libro l'unico a salvarsi è Febo.
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Nel film, è del tutto assente l'incontro fra Esmeralda e sua madre.
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Febo nel libro non è un personaggio positivo, anzi è descritto come un uomo superficiale e meschino, che non si fa scrupoli ad abbandonare Esmeralda per sposare un'altra donna. Invece nel film è un uomo buono e alla fine sposa Esmeralda.
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Nel libro non sono presenti elementi di fantasia come i gargoyles parlanti e Quasimodo non fa statue intagliando il legno.
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Nel libro Esmeralda prova ribrezzo nel vedere Quasimodo e sebbene successivamente provi compassione per lui, non gli è molto amica.
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Clopin nel libro ha un aspetto sgradevole quasi come quello di Quasimodo, inoltre non è un burattinaio ma un mendicante ed anche un assassino. Inoltre, Clopin rimane vivo nel film, ma muore durante un assalto alla cattedrale di Notre Dame nel libro.
Riconoscimenti
1997 - Premio Oscar
Nomination Migliore colonna sonora in un film commedia o musicale a Alan Menken e Stephen Schwartz
1997 - Golden Globe
Nomination Migliore colonna sonora originale a Alan Menken
1997 - Saturn Award
Nomination Miglior film fantasy
1997 - Golden Reel Award
Miglior montaggio sonoro in un film d'animazione
Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori)
Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora)
1997 - Razzie Awards
Nomination Peggior film con un incasso di oltre 100 milioni di dollari
1996 - Satellite Awards
Miglior film d'animazione o a tecnica mista a Gary Trousdale e Kirk Wise
1997 - ASCAP Award
Top Box Office Films a Stephen Schwartz
1996 - Annie Awards
Nomination Miglior film d'animazione
Nomination Miglior regia a Gary Trousdale e Kirk Wise
Nomination Miglior recitazione a Tom Hulce
Nomination Miglior recitazione a Demi Moore
Nomination Miglior recitazione a Tony Jay
Nomination Miglior sceneggiatura a Noni White, Bob Tzudiker, Tab Murphy, Irene Mecchi e Jonathan Roberts
Nomination Miglior colonna sonora a Alan Menken e Stephen Schwartz
Nomination Miglior produzione a Don Hahn
Nomination Miglior scenografia a David Goetz
Nomination Miglior storyboarding a Brenda Chapman
Nomination Miglior personaggio animato (Quasimodo) a James Baxter
Nomination Miglior personaggio animato (Febo) a Russ Edmonds
Nomination Miglior personaggio animato (Claude Frollo) a Kathy Zielinski
1997 - BMI Film & TV Awards
Miglior colonna sonora a Alan Menken
1997 - Artios Award
Miglior casting per un film d'animazione a Ruth Lambert
1997 - Young Artist Awards
Nomination Miglior film d'animazione o a effetti speciali per la famiglia
1997 - Golden Screen
Golden Screen
1997 - Online Film & Television Association
Nomination Miglior performance fuoricampo a Jason Alexander
Nomination Miglior performance fuoricampo a Tom Hulce
Nomination Miglior colonna sonora a Alan Menken e Stephen Schwartz
Nomination Miglior canzone originale (Someday) a Alan Menken, Stephen Schwartz e All-4-One
Curiosità
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Al 1996 questo è l'unico film della Disney dove vengono nominati Dio e la Vergine Maria, se si escludono le parole di frate Tuck non appena viene liberato da Little John (nel film d'animazione Disney Robin Hood del 1973), che dice: «Grazie a Dio! Le mie preghiere sono state esaudite!». Già ne I tre caballeros, però, appaiono dei riferimenti al cattolicesimo, in quanto nello sketch Las Posadas, si vede un gruppo di bambini ricordare la nascita di Gesù.
Alla fine dei titoli di coda, si può vedere il gargoyle Hugo salutare allegramente il pubblico prima che appaia il logo finale della Walt Disney Pictures.
L'attrice Mary Wickes, doppiatrice di Laverne, è morta durante la lavorazione del film ed è stata sostituita da Jane Withers.
Il mondo de Il gobbo di Notre Dame compare anche nel videogioco sviluppato dalla Square Enix, Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, dove prende il nome di La città delle campane. Se il mondo è giocato con Sora, gli avvenimenti rispecchiano quasi del tutto quelli del film, con Frollo ed una sua creatura come boss finale. Se è giocato con Riku, gli avvenimenti sono leggermente differenti. Infatti la trama si concentra prevalentemente su Febo e come boss finale si trova la creatura di Frollo in solitaria.
In Giappone il titolo del film significa Le campane di Notre-Dame. I censori giapponesi hanno preferito infatti evitare di inserire nel titolo del film riferimenti ad una menomazione. [senza fonte]
La fiaba sonora di questo film Disney è stata narrata da Franco Chillemi, il doppiatore dell'arcidiacono della chiesa di Notre Dame.
In una scena durante la canzone Via di qua è visibile Belle del film La Bella e la Bestia che passeggia leggendo il suo libro.
Sempre durante la canzone Via di qua, si può notare che un signore porta sulle spalle il tappeto volante del film Aladdin.
La Cattedrale di Notre Dame in alcune inquadrature appare molto più grande di quella vera, infatti possiamo notare che mentre Quasimodo si arrampica sulla cattedrale con in braccio Esmeralda, appena dopo averla salvata dal rogo, si vede una delle 28 statue dei re di Israele e appare molto più grande dello stesso Quasimodo, ma nella realtà le statue sono molto meno grandi, probabilmente questo espediente serviva per dare un aspetto imponente alla cattedrale.
Quando Frollo insegue Quasimodo ed Esmeralda per ucciderli, si può notare che su un monumento appare, insieme ad alcune statue, anche una raffigurante Pumbaa, il facocero del film Il re leone.
Nel film Rapunzel - L'intreccio della torre, sono molti i riferimenti a Il gobbo di Notre Dame: il pugnale che usa Madre Gothel per uccidere Flynn, assomiglia molto a quello usato da Frollo durante il combattimento contro Quasimodo ed Esmeralda; la scena in cui Rapunzel dice a Gothel, in lacrime, "avevi ragione, madre, avevi ragione su tutto!", ricorda molto la frase di Quasimodo "Frollo aveva ragione, aveva ragione su tutto!"; anche la trama che vede Gothel rinchiudere Rapunzel nella torre per proteggerla dagli sconosciuti a causa dei suoi capelli magici ricorda molto quella in cui Frollo rinchude Quasimodo nel campanile per evitare che tutti lo perseguitino per paura del suo brutto aspetto; infine, gli insulti di Gothel contro Rapunzel ricalcano gli stessi di Frollo contro Quasimodo.
I nomi di due gargoyle hanno quello che è il nome e il cognome dell'autore di Notre-Dame de Paris: Victor e Hugo.
Nel 2014 la cantante italiana Cristina D'Avena ha inciso una nuova versione del brano Dio fa' qualcosa, tratto dalla colonna sonora del film, per il suo album Magia di Natale (Deluxe Edition).
Trama
In una cupa Parigi, verso la fine del XV secolo, ha inizio la storia. Chi regna come magistrato e con metodo dittatoriale, considera il popolo e gli zingari esseri socialmente inferiori, di nascosto dal re di Francia. Una notte alcuni soldati inseguono e circondano una famiglia di zingari giunta al confine con Parigi, per ucciderli in quanto ritenuti ladri. Quando improvvisamente una donna fugge dalla famiglia gitana per cercare la salvezza assieme al figlio neonato, è inseguita a cavallo dal giudice Claude Frollo, convinto che il fagotto che ella tiene tra le braccia contenga della merce rubata. Quando la donna giunge ai piedi della cattedrale di Notre-Dame per chiedere asilo, viene tragicamente uccisa da Frollo, che le fa battere il capo in una rovinosa caduta. La sorte del neonato dalle sembianze mostruose è quella di essere gettato da Frollo in un pozzo, ma l'intervento del parroco di Notre-Dame evita l'infanticidio. Il piccolo dovrà rimanere per sempre confinato nella grande cattedrale parigina, nascosto dalla città per ordine del giudice, ma il prete incarica Frollo stesso di prendersi cura del piccolo, come penitenza per l'omicidio della donna. Frollo chiama il bambino Quasimodo (che significa "formato a metà"), e lo cresce crudelmente nel campanile di Notre-Dame senza curarlo, lasciandolo deforme nel fisico e sconosciuto a chiunque, dato che non gli permette di uscire dalla chiesa, poiché essa è il suo asilo-rifugio.
Vent'anni dopo Quasimodo, diventato adulto e campanaro di Notre-Dame, dalla sua "casa" sul campanile assiste all'allegro arrivo delle carovane di nuovi gitani in piazza, venuti in città per celebrare la Festa dei Folli. Quasimodo, che trascorre le giornate appollaiato sulle guglie, è sempre in compagnia di Hugo, Victor e Laverne, tre gargoyle di pietra animati e mobili solo davanti a lui. Loro gli consigliano di uscire per la prima volta dalla torre della chiesa, e lui accetta, notando nella piazza una bella ed esuberante gitana, Esmeralda. Estremamente agile, oltreché dotato di forza sovrumana, il campanaro scende facilmente dalla torre per immergersi tra la folla mascherata. È in atto l'elezione del Re dei folli: la maschera più brutta e orripilante. Vedendolo per la prima volta ma scambiandolo per una messa in scena, Quasimodo finisce, senza volerlo, per essere acclamato vincitore, mentre il re dei gitani, Clopin, lo incorona chiamandolo "gobbo di Notre-Dame". Ben presto il tenente delle guardie di Frollo incita il popolo a deridere e umiliare Quasimodo arrivando addirittura a colpirlo con frutta e ortaggi, mentre Frollo, per fargli capire che ha disobbedito scendendo dalla torre, non intima a nessuno di essi di fermarsi. Esmeralda, disgustata dalla scena si affretta, lei sola, ad accorrere in sua difesa. Quando il giudice Frollo vede quel che accade, sentendosi sfidato dalla gitana, manda uomini armati e Febo, il nuovo capitano delle guardie, a catturare la ragazza. Proprio quando i soldati sopraggiungono, Esmeralda con un trucco da zingara scompare, mentre il povero campanaro è costretto a tornare nella torre di Notre-Dame. Esmeralda, protetta da Febo, che si è innamorato di lei, si rifugia nella cattedrale. Frollo non puó arrestarla, poiché Febo ha dichiarato che la ragazza ha richiesto il diritto di asilo, ma le intima di non osare uscire dalla cattedrale, pena la morte o il concedersi a lui, che pur odiandola per la sua natura di zingara, la desidera allo stesso tempo. Il giudice infatti è sicuro che la giovane proverà a scappare, e le ricorda che "Gli zingari non vivono bene tra muri di pietra". Esmeralda conosce Quasimodo che, dopo averle mostrato il suo mondo e aver mostrato buon cuore con lei, la aiuta a fuggire scalando la torre ed evitando i soldati, mentre lei gli consegna un amuleto, mappa di tutta la città, se lui la vorrà andare a trovare alla Corte dei Miracoli, da anni ricercata da Frollo. Nel campanaro arriva così un sentimento sconosciuto: in Esmeralda ha visto, anche se per un breve attimo, la solidarietà e l'amicizia.
Frollo, che nel frattempo trama ancora rancore e vendetta verso gli zingari, scopre la fuga di Esmeralda e dà ordine di cercarla in tutta la città, se necessario mettendola a ferro e fuoco ed uccidendo i cittadini che accolgono i gitani. Ma, all'ennesimo episodio di sopraffazione e violenza verso gente innocente, l'animo del capitano delle guardie insorge. Febo si ribella al potere del giudice, rischiando di essere decapitato dai soldati, ma scappa, venendo però colpito da una freccia delle guardie e cadendo nella Senna. Esmeralda, salvandolo dal fiume, capisce di amarlo e chiede a Quasimodo di nascondere e curare Febo nel campanile. Frollo, che ha però intuito l'amicizia che unisce Esmeralda e Quasimodo, incolpa il campanaro e decide di sfruttare la sua ingenuità con un tranello. Rivela a Quasimodo che ha scoperto il luogo in cui si nascondono gli zingari, e che all'alba lo attaccherà con ingenti forze. In realtà si tratta solo di un pretesto, ovvero di una scusa, per obbligare Quasimodo ad andare ad avvisare gli zingari. Quasimodo e Febo, grazie all'amuleto di Esmeralda, si recano quindi alla Corte dei Miracoli, il luogo segreto dove si nascondono tutti i fuorilegge per gli abusi di potere di Frollo. Clopin e gli zingari pensano che siano spie, ma vengono fermati in tempo da Esmeralda. Subito dopo il chiarimento Quasimodo e Febo dicono a tutti la verità, inducendoli a scappare, ma scoprono che Frollo e i soldati, grazie all'ingenuità del campanaro, li hanno seguiti di nascosto fino al covo. Il tranello di Frollo è dunque compiuto e ora ha in mano la Corte dei Miracoli dopo anni di ricerche. Così imprigiona Febo e gli zingari, condannando Esmeralda al rogo e incatenando Quasimodo nella cattedrale.
