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CARS MOTORI RUGGENTI
Sono libero! Libero di vendicarmi verso colui che mi ha imprigionato.
CARS MOTORI RUGGENTI
 

Paese di produzione Stati Uniti

CodicE BIA0041202Z3A

Distribuzione Buena Vista Home Entertainment

 

 

Titolo originale Cars

Lingua originale Inglese

Paese di produzione Stati Uniti d'America

Anno 2006

Durata 112 min

Colore colore

Audio sonoro

Rapporto 2,35:1

Genere animazione, commedia,avventura

Regia John Lasseter

Soggetto John Lasseter, Joe Ranft,Jorgen Klubien

Sceneggiatura Dan Fogelman, John Lasseter,Joe Ranft, Kiel Murray, Phil Lorin, Jorgen Klubien

Fotografia Jeremy Lasky, Jean-Claude Kalache

Montaggio Ken Schretzmann

Musiche Randy Newman

Doppiatori originali

  • Owen Wilson: Saetta McQueen

  • Paul Newman: Doc Hudson

  • Bonnie Hunt: Sally Carrera

  • Larry the Cable Guy: Carl Attrezzi

  • Tony Shalhoub: Luigi

  • Guido Quaroni: Guido

  • Michael Wallis: Sceriffo

  • Cheech Marin: Ramon

  • Jenifer Lewis: Flo

  • Paul Dooley: Sergente

  • George Carlin: Fillmore

  • Katherine Helmond: Lizzie

  • John Ratzenberger: Mack

  • Joe Ranft: Red/Peterbuilt

  • Michael Keaton: Chick Hicks

  • Richard Petty: The King

  • Jeremy Piven: Harv

  • Bob Costas: Bob Cutlass

  • Darrell Waltrip: Darrell Cartrip

  • Richard Kind: Vanny

  • Edie McClurg: Minny

  • Humpy Wheeler: Tex

  • Tom Magliozzi: Clink (Rusty della Rust-eze)

  • Ray Magliozzi: Clank (Dusty della Rust-eze)

  • Lynda Petty: Signora The King

  • Andrew Stanton: Fred

  • Dale Earnhardt Jr.: Junior

  • Jay Leno: Jay Limo

  • Mario Andretti: Mario Andretti

  • Sarah Clark: Kori Turbowitz

  • Mike Nelson: "non mi chiamo Ciccio"

  • Jonas Rivera: Boost

  • Lou Romano: Snot Rod

  • Adrian Ochoa: Wingo

  • E.J. Holowicki: DJ

  • Elissa Knight: Tia

  • Lindsey Collins: Mia

  • Michael Schumacher: Michael Schumacher (Ferrari F430)

  • Billy Crystal: Auto Mike

  • John Goodman: Camion Sully

  • Tom Hanks: Auto Woody

  • Tim Allen: Auto Buzz

  • Dave Foley: Auto Flik

Doppiatori italiani

  • Massimiliano Manfredi: "Saetta" McQueen, Auto Flik

  • Cesare Barbetti[1]: Doc Hudson

  • Sabrina Ferilli: Sally Carrera

  • Marco Messeri: Carl Attrezzi

  • Marco Della Noce: Luigi

  • Alex Zanardi: Guido

  • Vittorio Di Prima: Sceriffo

  • Eugenio Marinelli: Ramon

  • Barbara Castracane: Flo

  • Rodolfo Bianchi: Sergente

  • Ennio Coltorti: Fillmore

  • Francesca Palopoli: Lizzie

  • Renato Cecchetto: Mack

  • Luis Daniel Ramírez: Red

  • Pino Insegno: Chick Hicks

  • Michele Kalamera: The King

  • Marco Mete: Harv

  • Gianfranco Mazzoni: Bob Cutlass (cronista della gara)

  • Ivan Capelli: Darrell Cartrip (altro cronista)

  • Giovanni Di Pillo: Speaker TV4

  • Antonio Sanna: Vanny

  • Paola Valentini: Minny

  • Giorgio Locuratolo: Tex

  • Ambrogio Colombo: Clink

  • Daniele Formica: Clank

  • Daniela Di Giusto: Signora del King

  • Marco De Risi: Fred

  • Giuliano Bonetto: Junior

  • Simone Colombari: Jay Limo

  • Luciano Turi: Mario Andretti

  • Clorinda Venturiello: Kori Turbowitz

  • Gaetano Lizzio: "non mi chiamo Ciccio"

  • Goffredo Matassi: Peterbilt

  • Giancarlo Fisichella: Boost

  • Fabrizio Picconi: Snot Rod

  • Emanuele Pirro: Wingo

  • Jarno Trulli: DJ

  • Letizia Scifoni: Tia

  • Francesca Manicone: Mia

  • Michael Schumacher: Michael Schumacher (Ferrari F430)

  • Tonino Accolla: Auto Mike

  • Adalberto Maria Merli: Camion Sully

  • Alessandro Rossi: Arnold Schwartzenhummer

  • Fabrizio Frizzi: Auto Woody

  • Massimo Dapporto: Auto Buzz

 

Cars - Motori ruggenti (Cars) (2006) è il settimo lungometraggio d'animazione della casa cinematografica Pixar Animation Studios, diretto da John Alan Lasseter e distribuito dalla Walt Disney Pictures.

La pellicola è dedicata "alla memoria" di Joe Ranft, co-regista della Pixar morto tragicamente in un incidente stradale nell'agosto del 2005. Il 22 giugno 2011 è uscito nelle sale il seguito dal titolo Cars 2, mentre nel 2016 uscirà Cars 3

 

Produzione

Dopo che il primo teaser ne annunciava l'uscita per la fine del 2005, successivamente la data di uscita fu posticipata al 9 giugno2006 per gli Stati Uniti, mentre in Italia uscì il 25 agosto.

Lo spunto per la sceneggiatura del film venne a Lasseter durante un lungo periodo di vacanza, iniziato dopo le riprese di Toy Story 2 e deciso dal regista per dedicare maggior tempo alla famiglia. Decise di affittare un camper e viaggiare per gli Stati Uniti con moglie e figli, usufruendo della U.S. Route 66.

 

Riconoscimenti

2007 - Premio Oscar

Nomination Miglior film d'animazione a John Lasseter

Nomination Miglior canzone (Our Town) a Randy Newman

2007 - Golden Globe

Miglior film d'animazione

2007 - Premio BAFTA

Nomination Miglior film d'animazione a John Lasseter

2007 - Grammy Award

Miglior canzone (Our Town) a Randy Newman

Nomination Miglior compilation a Randy Newton e Chris Montan

2006 - National Board of Review Awards

Miglior film d'animazione

2007 - Saturn Award

Miglior film d'animazione

2006 - Los Angeles Film Critics Association Award

Nomination Miglior film d'animazione a John Lasseter e Joe Ranft

2007 - Golden Reel Award

Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori)

2006 - Satellite Award

Nomination Miglior film d'animazione o a tecnica mista

2006 - Visual Effects Society Awards[3]

Miglior personaggio animato (Carl Attrezzi)

2007 - ASCAP Award

Top Box Office Films a Randy Newman

2007 - Annie Awards

Miglior film d'animazione

Miglior colonna sonora a Randy Newman

Nomination Miglior regia a John Lasseter

Nomination Miglior sceneggiatura a Dan Fogelman

Nomination Migliori effetti animati a Keith Daniel Klohn e Erdem Taylan

Nomination Miglior animazione dei personaggi a Carlos Baena, Bobby Podesta e John Lasseter

Nomination Miglior scenografia a William Cone

2006 - Critics' Choice Movie Award

Miglior film d'animazione

Nomination Miglior colonna sonora

2007 - Central Ohio Film Critics Association Awards

Miglior film d'animazione

2006 - Golden Trailer Awards

Nomination Miglior film d'animazione/per la famiglia

Nomination Miglior voce fuori campo

2007 - Hollywood Film Festival

Miglior film d'animazione a John Lasseter

2007 - Kids' Choice Awards

Nomination Miglior film d'animazione

2006 - New York Film Critics Circle Awards

Nomination Miglior film d'animazione

2007 - People's Choice Awards

Miglior film per la famiglia

Miglior canzone (Life is a highway) a Rascal Flatts

Nomination Miglior film

Nomination Miglior canzone (Real Gone) a Sheryl Crow

2006 - Southeastern Film Critics Association Awards

Miglior film d'animazione

2007 - Austin Film Critics Association

Miglior film d'animazione

2007 - Awards Circuit Community Awards

Miglior film d'animazione

2007 - International Cinephile Society Awards

Nomination Miglior film d'animazione

2006 - International Film Music Critics Award

Nomination Miglior colonna sonora a Randy Newman

2007 - Iowa Film Critics Awards

Miglior film d'animazione

2006 - North Texas Film Critics Association

Miglior film d'animazione

2006 - Oklahoma Film Critics Circle Awards

Miglior film d'animazione

2007 - Online Film & Television Association

Nomination Miglior film d'animazione a Darla K. Anderson

Nomination Miglior performance fuoricampo a Larry the Cable Guy

Nomination Miglior performance fuoricampo a Owen Wilson

Nomination Miglior montaggio sonoro a Vince Caro, Doc Kane, Tom Myers e Gary Summers

Nomination Migliori effetti sonori a Tom Myers e Michael Silvers

2007 - Online Film Critics Society Awards

Nomination Miglior film d'animazione

2007 - PGA Awards

Miglior produttore a Darla K. Anderson

2006 - St. Louis Film Critics Association

Miglior film d'animazione / per bambini a John Lasseter

2007 - Tokyo Anime Award

International Theater Award a John Lasseter

2006 - World Soundtrack Awards

Miglior canzone (Our Town) a James Taylor e Randy Newman

 

Legami con la NASCAR

Saetta McQueen è un'auto ibrida che non appartiene ad una categoria ben definita, ciò nonostante ha molti legami con le auto NASCAR, anche se non dichiarato esplicitamente.Fa riferimento a Jeff Gordon. Il campionato in cui corre, la "Piston Cup", è stato inventato sfruttando l'assonanza del nome con la più famosa "Winston Cup". A conferma dell'esplicito riferimento del film al mondo delle gare NASCAR, segnaliamo come esempio l'auto celeste numero 43, riproduzione della mitica Plymouth Superbird guidata dal vero "The King", Richard Petty, a tutt'oggi il più grande e più vincente pilota NASCAR (che è anche il doppiatore della stessa auto nella versione originale del film); oppure Chick Hicks, l'auto verde numero 86, del tutto simile alla Chevrolet Lumina guidata da Tom Cruise nel film Giorni di tuono. Molti altri sono i riferimenti alla NASCAR presenti in Cars, e oltre a Petty ci sono diversi piloti NASCAR che, nel doppiaggio originale, prestano la voce ad alcune auto. Poco prima dell'inizio dello spareggio finale, Fred, una delle auto arrugginite con il nome sulla targa, che Saetta incontra anche all'inizio del film, che parla con l'auto corrispondente di Mario Andretti. Il nome di uno dei 2 telecronisti, Darrell Cartrip, richiama il nome di Darrell Waltrip, ex-pilota e telecronista della Nascar.

 

Sequel e spin-off

Il sequel, intitolato semplicemente Cars 2, è uscito nel giugno del 2011, con la conferma del ritorno alla regia di Brad Lewis[5]. Da Cars è stata creata una miniserie di 11 episodi chiamata Cars Toons: Mater's Tall Tales, nella quale il protagonista è Cricchetto. Nel 2013 è uscito uno spin-off dal titolo Planes e nel 2014 il suo sequel Planes 2 - Missione antincendio. Nel 2016 uscirà Cars 3.

 

Citazioni e parodie

  • Flo è apparsa già in Toy Story 2 come la macchina di Al, il collezionista di giocattoli che ruba Woody.

  • Luigi è già apparso in Alla ricerca di Nemo, comparendo tra le macchine che passavano davanti allo studio del dentista.

  • Doc compare brevemente in Gli incredibili, quando Mr. Incredible viene afferrato dall'Omnidroide.

  • In WALL•E compare un adesivo con su scritto Dinoco.

  • In Up Carl dice "Fatti un bagno, hippy!", frase quasi uguale a quella che dice il Sergente a Filmoore (anziché bagno dice autolavaggio).

  •  

Curiosità

Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.

Contribuisci a migliorarla integrando se possibile le informazioni all'interno dei paragrafi della voce e rimuovendo quelle inappropriate.

Cesare Barbetti (doppiatore di Doc Hudson nella versione italiana del film) è anche il doppiatore dell'attore Robert Duvall che, in Giorni di Tuono, interpretava il capo della squadra di Nascar per la quale gareggiava Tom Cruise. Questo film rappresenta il suo ultimo doppiaggio, muore poco dopo all'uscita del film.

Le montagne attorno a Radiator Springs ricordano tutte dei cofani anteriori di macchine americane anni '50, e quando Sally accompagna Saetta a fare un giro si vedono delle cime sullo sfondo che ricordano il Cadillac Ranch visitabile nella realtà dalla Route 66, in una zona raggiungibile proprio con l'autostrada Interstate 40.

Alcune scene del film sono state inserite nel video delle Cheetah Girls Route 66.

All'inizio del film, quando Saetta salta i rottami delle auto sulla pista, tira fuori la lingua: un omaggio al cestista Michael Jordan.

Il nome del distributore di Flo 'V8' si riferisce ad un tipo di motore ad otto cilindri molto diffuso in America, sinonimo di potenza e velocità, ed è evidenziato anche dalla forma delle coperture delle pompe di benzina: ci sono 4 pompe per lato, come i cilindri, le colonne sono delle bielle e le pensiline sono i coperchi delle testate sormontati dalle candele, visibili quando si accendono tutte le luci verso la fine del film.

I coni spartitraffico arancioni del motel di Sally traggono ispirazione dal Wigwam Motel di Holbrook (Arizona) che non a caso si trova sulla Route 66 vicino alla Interstate 40 e che accoglie i suoi ospiti in wigwam (la capanna indiana) in muratura di forma conica.

Il nome dello sponsor Dinoco è un chiaro riferimento alle società petrolifere americane Sunoco e Texaco; inoltre questa marca di carburante è ripresa dalla serie di Toy Story in quanto quando Andy viene portato al Pizza Planet, la mamma si ferma a fare rifornimento proprio in un distributore Dinoco.

Quando Doc sfida Saetta alla corsa sulla pista sterrata di Radiator Springs, Luigi svolge il ruolo di starter, e nell'incitare i concorrenti alla partenza, pronuncia la frase: "Uno per i soldi, due per lo show, tre per prepararsi e quattro per il... VIA!", con evidente riferimento all'incipit della celebre canzone Blue Suede Shoes, scritta da Carl Perkins e portata al successo da Elvis Presley.

Durante la gara in California è possibile vedere il furgoncino del Pizza Planet parcheggiato. Questo furgoncino è presente in quasi tutti i film Pixar.

Fra le macchine che partecipano alla gara che si svolge all'inizio del film ne compare una completamente bianca con una grande mela grigia (logo Apple) stampata sul cofano e con il numero di gara 84, che corrisponde al 1984, anno in cui la Apple presentò sul mercato il primo modello di personal computer Apple Macintosh.

Il circuito dove avviene la gara iniziale è assolutamente identico a quello di Bristol (Tennessee), mentre quello dove si svolge la gara conclusiva si svolge al Rose Bowl Stadium di Pasadena (stadio destinato al Football Americano e riadattato a circuito automobilistico nel film).

 

Trama

Saetta McQueen è una giovane, ambiziosa e arrogante auto da corsa che partecipa per la sua prima volta alla "Piston Cup", prestigioso campionato automobilistico degli Stati Uniti, il cui sogno è di vincere questo campionato da esordiente (sarebbe la prima volta che accade questo nella storia del campionato) e avere la sponsorizzazione Dinoco. Si è rivelato una nuova promessa del campionato, e i suoi più diretti rivali (in testa a pari punti) sono "The King", pluricampione dalla grande esperienza ormai alla sua ultima stagione, e Chick Hicks, eterno secondo, spesso scorretto pur di vincere. Dopo un grave incidente causato da Chick in cui rimangono coinvolte tutte le altre auto, i tre si battono negli ultimi giri; Saetta decide di rientrare ai box solo per fare rifornimento, senza cambiare le gomme: questo gli concede un giro di vantaggio e tutti pensano che ormai abbia la vittoria in tasca, ma nell'ultimo giro gli scoppiano le gomme posteriori, permettendo a The King e Chick di raggiungerlo. I tre tagliano il traguardo nello stesso istante (nonostante Saetta allunghi la lingua). La commissione decide di organizzare una gara di spareggio tra i tre la settimana successiva in California.

 

CARS 2
 

Paese di produzione Stati Uniti

Codice BIB0246502Z3A

Distribuzione Buena Vista Home Entertainment

 

 

Titolo originale Cars 2

Lingua originale Inglese

Paese di produzione Stati Uniti d'America

Anno 2011

Durata 106 minuti

Colore colore

Audio sonoro

Rapporto 2,35:1  1,44:1 (IMAX 3-D version)

Generea nimazione, commedia,avventura

Regia Brad Lewis, John Lasseter

Soggetto John Lasseter, Brad Lewis eDan Fogelman

Sceneggiatura Ben Queen

Casa di produzione Pixar Animation Studios

Distribuzione (Italia)Walt Disney Studios Motion Pictures

Musiche Michael Giacchino

Doppiatori originali

  • Larry the Cable Guy: Carl Attrezzi

  • Owen Wilson: Saetta McQueen

  • Michael Caine: Finn McMissile

  • Emily Mortimer: Holley Shiftwell

  • Eddie Izzard: Miles Axlerod

  • John Turturro: Francesco Bernoulli

  • Brent Musburger: Brent Mustangburger

  • Joe Mantegna: Grem

  • Thomas Kretschmann: Professor Zündapp

  • Peter Jacobson: Acer

  • Bonnie Hunt: Sally Carrera

  • Darrell Waltrip: Darrell Cartrip

  • Franco Nero: Zio Topolino

  • David Hobbs: David Hobbscap

  • Patrick Walker: Mel Dorado

  • Tony Shalhoub: Luigi

  • Jeff Garlin: Otis

  • Michel Michelis: Tomber

  • Jason Isaacs: Siddley

  • Lloyd Sherr: Fillmore

  • Bruce Campbell: Rod "Torque" Redline

  • Jenifer Lewis: Flo

  • Sig Hansen: Crabby

  • Guido Quaroni: Guido

  • Vanessa Redgrave: Mamma Topolino/Regina d'Inghilterra

  • Cheech Marin: Ramone

  • Jeff Gordon: Jeff Gorvette

  • Lewis Hamilton: Lewis Hamilton

  • Paul Dooley: Sergente

  • Edie McClurg: Minny

  • Richard Kind: Vanny

  • Katherine Helmond: Lizzie

  • John Ratzenberger: Mack

  • Michael Wallis: Sceriffo

Doppiatori italiani

  • Marco Messeri: Carl Attrezzi

  • Massimiliano Manfredi: Saetta McQueen

  • Dario Penne: Finn McMissile

  • Paola Cortellesi: Holley Shiftwell[1]

  • Marco Mete: Miles Axlerod

  • Alessandro Siani: Francesco Bernoulli[1]

  • Gianfranco Mazzoni: Brent Mustangburger[1]

  • Alberto Caneva: Grem

  • Mino Caprio: Professor Zündapp

  • Gianni Giuliano: Acer

  • Sabrina Ferilli: Sally Carrera[1]

  • Ivan Capelli: Darrell Cartrip[1]

  • Franco Nero: Zio Topolino[1]

  • Giancarlo Bruno: David Hobbscap[1]

  • Tiberio Timperi: Mel Dorado[1]

  • Marco Della Noce: Luigi[1]

  • Ambrogio Colombo: Otis

  • Hervé Ducroux: Tomber

  • Oreste Baldini: Siddley

  • Ennio Coltorti: Fillmore

  • Stefano Alessandroni: Rod "Torque" Redline

  • Barbara Castracane: Flo

  • Silvio Anselmo: Crabby

  • Alex Zanardi: Guido[1]

  • Sophia Loren: Mamma Topolino[2]

  • Vanessa Redgrave: Regina d'Inghilterra[1]

  • Eugenio Marinelli: Ramone

  • Sergio Lucchetti: Jeff Gorvette

  • Lewis Hamilton: Lewis Hamilton[1]

  • Rodolfo Bianchi: Sergente

  • Paola Valentini: Minny

  • Antonio Sanna: Vanny

  • Francesca Palopoli: Lizzie

  • Renato Cecchetto: Mack

  • Pietro Ubaldi: Sceriffo

 

Cars 2 è un film del 2011, diretto da Brad Lewis e John Lasseter.

Sequel del film del 2006 Cars - Motori ruggenti, Cars 2 è uscito il 22 giugno 2011 in Italia e il 18 giugno negli Stati Uniti d'America.

 

Riconoscimenti

  • 2012 - Golden Globe

    • Nomination Miglior film d'animazione

  • 2012 - Saturn Award

    • Nomination Miglior film di animazione

  • 2012 - Golden Reel Award

    • Nomination Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori)

  • 2012 - People's Choice Awards

    • Nomination Miglior voce animata a Owen Wilson

  • 2011 - Visual Effects Society

    • Nomination Miglior fotografia virtuale a Mahyar Abousaeedi, Sharon Calahan, Jeremy Lasky e Jonathan Pytko

  • 2012 - ASCAP Award

    • Top Box Office Films a Michael Giacchino

  • 2012 - Annie Awards

    • Nomination Miglior film d'animazione

    • Nomination Migliori effetti animati a Eric Froemling e Jon Reisch

    • Nomination Miglior character design a Jay Shuster

    • Nomination Miglior scenografia a Harley Jessup

    • Nomination Miglior storyboarding a Scott Morse

    • Nomination Miglior montaggio a Stephen Schaffer

  • 2012 - Artios Award

    • Nomination Miglior casting per un film d'animazione a Kevin Reher e Natalie Lyon

  • 2012 - Kids' Choice Awards

    • Nomination Miglior film d'animazione

  • 2011 - Alliance of Women Film Journalists

    • Nomination Premio per il sequel o remake che non dovrebbe essere fatto

  • 2012 - MovieGuide Awards

    • Nomination Miglior film per la famiglia

  • 2012 - PGA Awards

    • Nomination Miglior produttore a Denise Ream

  • 2011 - Village Voice Film Poll

    • Nomination Peggior film

 

Distribuzione

Il primo trailer ufficiale è stato presentato in anteprima in televisione, canale Coming Soon, il 22 dicembre 2010. Il film è stato distribuito nelle sale italiane il 22 giugno 2011, mentre il 20 giugno è stato proiettato in anteprima all'autodromo di Monza.

 

Citazioni e riferimenti

Citazioni della saga

  • All'inizio della pellicola i protagonisti fanno vagamente intendere che Doc Hudson sia scomparso. Doc non appare nel film in quanto Paul Newman, che gli diede voce nel primo film, è deceduto nel 2008. Per omaggiare l'attore, la Piston Cup venne rinominata in onore del personaggio. Anche il doppiatore italiano di Doc Hudson, Cesare Barbetti, è morto prima della realizzazione di Cars 2, nel 2006.

  • In una delle ultime scene, Cricchetto dice a Finn: "Veramente, una cosa ci sarebbe...", la stessa cosa che disse Saetta McQueen al boss della Dinoco nel primo film.

  • Quando Sceriffo attacca il gancio ad uno dei catorci per bloccarlo, dice: "Non si corre nella mia città!". La stessa cosa la dice nel precedente film quando vede Saetta correre per la strada principale di Radiator Springs.

Citazioni di altre opere

 

  • All'inizio del film, quando Finn McMissile viene trasportato dalla nave e questa gli dice di essere lontano dalla terra ferma, Missile gli risponde "Sono esattamente dove dovrei essere" stessa frase che dice Leonardo DiCaprio in Blood Diamond

  • Nel locale dove finiscono Grem e Acer a Londra, si può notare l'arazzo cucito dalla Regina Ellinor in Ribelle - The Brave, però quest'ultimo ha disegnata la famiglia in versione Cars.

  • All'inizio del film Finn McMissile viene trasportato da una imbarcazione modellata sulle sembianze della Northwestern di Deadliest Catch

  • Il regista John Lasseter compare in un cameo in forma di un furgone giallo chiamato John Lassetire.

  • Quando Finn McMissile, Holley e Cricchetto si recano a Parigi si può notare in una scena l'insegna del ristorante Gustow, gioco di parole tra il nome originale di Carl Attrezzi (Tow Mater) e Gusteau, ristorante dove è ambientato il film Ratatouille.

  • Nella scena in cui è visibile il cinema drive-in di Radiator Springs si intravede il film The Incredimobiles, citazione al film Gli Incredibili.

  • In una delle scene ambientate a Tokyo, è presente un'insegna dedicata al personaggio di Lotso, antagonista di Toy Story 3 - La grande fuga.

  • Durante il viaggio che Saetta e Cricchetto intraprendono per Tokyo, stanno guardando un game-show giapponese in cui delle auto cercano di superare dei rulli rotanti, chiara citazione del famoso show nipponico Takeshi's Castle.

  • Il personaggio di Finn McMissile è chiaramente ispirato alla figura letteraria e cinematografica di James Bond. Non a caso, Finn è un'auto di fantasia color grigio chiaro che mescola elementi della Volvo P1800 (usata da Roger Moore nella serie TV spionistica "Il Santo" negli anni sessanta), della BMW 507 e soprattutto della Aston Martin DB5, ovvero la macchina usata da Bond nei suoi film più celebri.

  • All'inizio della corsa a Londra, si può notare un cartello pubblicitario che ritrae la scritta "John Lassetyre" chiaro riferimento a John Lasseter, regista del film insieme a Brad Lewis.

  • Il numero di matricola del jet Siddley è A-113, A113 è un codice nascosto in ogni film Pixar e indica il California Institiute of Arts, molto frequentato dai collaboratori.

  • Durante i titoli di coda si vede un biglietto aereo con scritto AirLuxo, ovvio rifferimento a Luxo Junior, infatti il logo sul biglietto rappresenta Luxo Jr. che salta su unmappamondo.

Citazioni e parodie

La monoposto della Virgin Racing con i logo del film.

  • In Toy Story 3 - La grande fuga è visibile un poster in camera di Andy che ritrae Finn McMissile.[18]

  • Per il Gran Premio di Gran Bretagna 2011 di Formula 1 la scuderia Virgin Racing riporta sulla livrea della propria vettura il logo del film tratto dal trailer ufficiale con accanto il protagonista principale della serie Saetta McQueen.

 

Curiosità

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Nel film, nelle scene riguardanti il paesino di Luigi e Guido (Carsoli, il cui nome è un gioco di parole tra cars - automobili - e Casoli) in Italia, è visibile la chiesa madre facilmente riconducibile alla Chiesa della Santissima Annunziata[19], già presente in molti altri film tra cui Il padrino del 1972.

Sempre in Italia, nella piazza del paese dove abitano Mamma e zio Topolino, compare una fontana che richiama la Fontana del Nettuno (Bologna), assente però nei concept originali[20].

I box del circuito di Londra, ricordano i nuovi box costruiti nel circuito inglese di Silverstone.

Nelle versioni internazionali del film Jeff Gorvette è sostituito da vari piloti conosciuti nei loro paesi:

Nella versione australiana è stato cambiato con Frosty (doppiato dal pilota australiano Mark Winterbottom);

Nella versione spagnola è stato cambiato con Fernando Alonso (doppiato dallo stesso pilota);

Nella versione russa è stato sostituito da Vitalij Petrov (doppiato dallo stesso pilota);

Nella versione svedese è stato sostituito da Flash (doppiato dal pilota svedese Jan Nillson);

Nella versione latino americana è stato sostituito da Memo Rojas (doppiato dallo stesso pilota);

Nella versione tedesca è stato sostituito da Sebastian Schnell (doppiato da Sebastian Vettel);

Nella versione franco-canadese, il commentatore David Hobbscap è stato sostituito da Jacques Villeneuve (doppiato dallo stesso pilota).

Cars 2 è l'unico film della Pixar che non ha ricevuto nessuna candidatura agli Oscar.

Nei titoli di coda compare un ringraziamento speciale a Steve Jobs, fondatore dell'industria Apple.

Il circuito italiano (Porto Corsa) è ispirato al circuito di Monte Carlo, mentre la città si ispira alla costa amalfitana (cui un evidente richiamo sono i numerosi limoni esposti nel casinò) e alla cittadina di Manarola. Il nome invece è un chiaro riferimento alla rinomata località turistica di Portorosa.

 

Trama

L'agente Finn McMissile si reca in una piattaforma petrolifera in mezzo al mare per ottenere le prove di alcuni loschi traffici di auto e scopre che un gruppo di malviventi, meglio noti come ''i catorci'', sono entrati in possesso di un congegno estremamente pericoloso. Il terribile e infido Professor Zundapp nota l'agente e lo fa rincorrere. La spia riesce a fuggire e viene inseguita dai battelli del malefico professore. Dopo aver ricevuto un colpo di missile, Finn si fa credere morto e fugge via.

Nel frattempo, a Radiator Springs, Cricchetto rivede il suo amico Saetta di ritorno dalla sua quarta vittoria alla Piston Cup. La TV presente nel locale trasmette un programma dove viene intervistato Miles Axlerod, un ricco petroliere che è riuscito a fabbricare un tipo di carburante alternativo, l'Allinol. Il magnate è intenzionato ad organizzare una gara, il World Grand Prix, per testare e pubblicizzare il nuovo prodotto da lui ideato. Alla gara partecipa anche la macchina più famosa e veloce, Francesco Bernoulli, il quale sfida Saetta alla gara. Saetta accetta e parte insieme a Cricchetto, verso Tokyo.

Arrivati nella città, rientra in scena l'agente McMissile, il quale riceve la notizia da Holley Shiftwell di dover ricevere delle informazioni riguardanti la piattaforma petrolifera da un agente americano. McMissile si accorge però della presenza dei catorci alla presentazione e chiede a Holley di prelevare le informazioni al suo posto. Alla festa per il World Grand Prix, Cricchetto mette in imbarazzo McQueen sia davanti a Francesco che davanti al pubblico. Il carro attrezzi corre in bagno per sistemare le cose. All'interno dello stesso bagno l'agente americano sta per rivelare le informazioni a Holley, ma viene ostacolato dai sanguinari catorci. Cricchetto viene raggiunto da Holley, che viene scambiato da lei per spia e invitato a parlare in privato della questione. Cricchetto, confuso, accetta credendo che si tratti di un appuntamento. Holley spiega a Cricchetto cosa deve fare, mentre Saetta partecipa alla gara. Cricchetto vede Finn affrontare alcuni catorci e, non ricordando di aver addosso le cuffie per comunicare con Saetta, dà a quest'ultimo un consiglio sbagliato sul comportamento da tenere in gara, portandolo alla sconfitta. Dopo la gara Saetta, furioso, rimprovera Cricchetto,che poco dopo deciderà di tornare a Radiator Spring per non causare altri problemi; scrive anche una lettera che Saetta leggerà più tardi trattenendo a fatica le lacrime.

All'aeroporto Cricchetto viene raggiunto da Finn. I due vengono inseguiti dai malfamati catorci e grazie a Siddley, un jet spia, si salvano. A bordo, dopo un'analisi della foto risolta indirettamente da Cricchetto, le spie vanno a Parigi alla ricerca dell'informatore di Finn, che fornisce loro indicazioni cruciali sulla vendita di pezzi originali di ricambio. Intanto Saetta è arrivato in Italia e si appresta a partecipare alla gara mentre il trio di spie si infiltra nel raduno dei catorci.

Alla fine i piani dei catorci vengono svelati: distruggere la reputazione di Axlerod e dell'Allinol facendo esplodere grazie alla telecamera speciale vista da Finn (in realtà un emettitore di microonde). Però la copertura salta e Cricchetto cerca invano di avvertire McQueen, ma viene catturato dai catorci insieme a Finn e Holley. I tre vengono intrappolati nel Big Bentley, pronti a essere distrutti dai suoi ingranaggi; lì Cricchetto riesce a far capire alle due spie di non essere uno di loro e si preparano ad assistere alla distruzione di McQueen. Però quando questi viene colpito dai raggi della telecamera il carburante non esplode e i catorci decidono di ricorrere al piano di riserva: una bomba che farà saltare in aria McQueen. I catorci si allontanano per piazzare la bomba, e Cricchetto riesce a liberarsi, come poco dopo anche Finn e Holley. Questi ultimi scoprono che la bomba è dentro Cricchetto e riescono ad avvisarlo, cossicché questi cerchi di allontanarsi il più possibile da McQueen. Ma Saetta lo insegue perché vuole chiarire le cose con lui e scusarsi per il suo comportamento. Dopo un rocambolesco inseguimento, Finn cattura il crudele Zundapp che rivela a loro che la bomba può essere disattivata vocalmente solo da chi l'ha costruita. Cricchetto capisce chi è il vero capo dei catorci e si reca da Axlerod, costringendolo a disattivare la bomba, ormai sul punto di esplodere. Cricchetto spiega che Axlerod ha solo finto di diventare un'auto ibrida e il difensore dei carburanti alternativi, al solo fine di distruggerne completamente la reputazione e convincere tutti della necessità di continuare ad utilizzare il petrolio, il cui maggior giacimento è di proprietà sua e degli altri Catorci. Cricchetto viene quindi nominato "Sir" dalla regina e al ritorno viene inaugurato il Radiator Springs Grand Prix al quale partecipano tutte le auto del WGP, e lì si scopre che Francesco non è così odioso come si pensava. Viene inoltre rivelato che Fillmore non si era fidato di Axlerod fin dall'inizio, e aveva sempre fatto il pieno a Saetta con il suo "bio-carburante" alternativo, evitando così l'esplosione una volta che Saetta era stato investito dalle microonde della telecamera. Infine Holley si dichiara fidanzata di Cricchetto, ed insieme a Finn gli chiede di partecipare ad una nuova missione. Cricchetto rifiuta, ma chiede di poter tenere i reattori che le spie gli avevano fornito fornito precedentemente. Grazie a questi, gareggia insieme a Saetta e alle altre auto nella gara.

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